Don Arnaldo SCAGLIONI sdb"Con grande gioia"

08 maggio 2016  | 7a Domenica: Ascensione di Gesù - Anno C  |  Omelia
7a Dom.: Ascensione del Signore - C / Lc 24, 46-53
Con grande gioia
Gesù sale in cielo.
La gioia nel cuore dei suoi discepoli è alle stelle.

"Tornarono a Gerusalemme con grande gioia".
Gesù non si allontana, non provoca nostalgia: tra sé e i suoi c'è intimità, fusione. E' l'avvenimento che segna la piena maturità dell'apostolo: Gesù è presente in ognuno di loro. Si sentono tempio, dimora di Gesù. Di fatto sono con - templativi: Gesù si fa tempio con loro.
Gesù sale al cielo e di fatto scende in ognuno di loro. Toccano il cielo con un dito.
Sono pronti a diffondere la Parola, il Verbo di Dio.
Hanno il Paradiso negli occhi e la grande notizia sulla bocca.
Nessuno più li fermerà. Hanno le ali ai piedi. D'ora in avanti tre certezze guideranno i loro passi:

1 - Il cielo non è vuoto
2 - Il Paradiso c'è...
3 - ... E' alla nostra portata.
1. Il cielo non è vuoto

Il cielo è l'orlo della terra. Tutto sulla terra sconfina con il cielo: il mare, i monti, le pianure, le città. Il cielo ha a che fare con i nostri sogni, i nostri desideri, la nostra vita.

"E' andata in cielo" dice la mamma al suo bambino che gli chiede della nonna.
L'uomo stesso è fatto di cielo e di terra.
"Lassù qualcuno mi ama" è il pensiero che rende feconda la nostra vita.
"Guarda in alto" è l'invito che ci si sente fare quando siamo presi nella morsa delle preoccupazioni e delle difficoltà. Il riferimento al cielo non è casuale.

C'è un OLTRE che ci supera, ci scavalca. Si chiama trascendenza.
Il rapporto che c'è tra cielo e terra è lo stesso tra eternità e tempo, tra soprannaturale e naturale…
Siamo scavalcati da realtà molto più grandi di noi e corriamo il rischio di non rendercene conto.
La salita di Gesù in cielo rivela a tutti noi che è abitabile.
Noi tutti siamo chiamati ad "abitare nel cielo".
E' questa la condizione: scoprirlo e possederlo già da ora sulla terra.
Il mistero dell'Ascensione ci invita ad una ascesa, a salire in cielo, a vivere oltre, a trascenderci.

* Il cielo è Dio Padre che accoglie Cristo "alla sua destra".
* Il cielo è Gesù Cristo che ha vinto la morte.
* Il cielo è lo Spirito Santo che ci rende idonei.

* Il cielo siamo noi, abitatori del cielo partecipi della divinità. Fatti a sua immagine e somiglianza.
Questa è la realtà prima per l'anima nostra.
Gesù è "asceso" anche per noi e con noi.
Non siamo prigionieri della terra e del tempo: cielo ed eternità ci appartengono.
Il cielo non è vuoto:
Gesù è asceso con noi in cielo e lo ha reso abitabile.

2. Il Paradiso c'è

"Paradiso…Paradiso" non sono un grido di un entusiasmo passeggero, ma sono espressioni cariche dell'esperienza personale di S. Filippo Neri.
Si direbbe che la storia della sua vita si riassuma in questo cantico: "Paradiso. Paradiso".
Ci interpella tutti. Lo abbiamo scritto nella nostra anima.
"Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto". E' una specie di giaculatoria sulla bocca di Don Bosco.
Se mettiamo ordine ai nostri tanti desideri, il desiderio del Paradiso crescerà e ordinerà attorno a sé tutti gli altri desideri.
Il Paradiso non è un miraggio per persone semplici e tanto meno un'utopia.

Chi crede desidera Dio.
Se ci chiedessero la lista dei nostri desideri, troverebbe posto il desiderio di Dio?
Il rischio è crearsi paradisi artificiali.
Il Paradiso non lo trovi a buon mercato, anche se tanti sono i punti di vendita di una felicità a basso costo: scommesse - lotto, ruota della fortuna, chiromanzia… droga…
Ha il Paradiso negli occhi - scrive Werfel nel romanzo a proposito di St. Bernardette
Il Paradiso nasce dal sogno, ti assicura Don Bosco.

3. Il Paradiso è alla nostra portata.

- Paradiso è sentirsi dire "mamma" dal proprio bambino che sta imparando a parlare.
- Paradiso è tenersi la mano e promettersi fedeltà
- Paradiso è sentire la voce della natura, delle stelle e della luna
- Paradiso è vedere crescere il grano, i fiori, l'erba, la vite.
- Paradiso è il silenzio di una carmelitana
- L'ora et labora di un monaco.
- Paradiso è aver incontrato Madre Teresa, Giovanni Paolo II
- Paradiso è dare da mangiare, da bere a chi è nel disagio
- Paradiso è l'esperienza di essere perdonato, di ricominciare una vita nuova
- Paradiso è amare, sperare, credere.
Il Paradiso ci è dato con un largo anticipo se ci lasciamo prendere per mano da Gesù, da Maria.

Ogni occasione è buona per dire:

Il Paradiso è qui
Il Paradiso ce lo portiamo dentro.
Il Paradiso è Maria, regina del cielo
Il Paradiso è Gesù, re dell'universo.
Gesù e Maria sono il Paradiso mio.
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"O Maria, se fossi la regina del cielo
e voi foste Teresa
vorrei essere Teresa,
perché voi foste la Regina del cielo".

(S. Teresa di Gesù Bambino)

Don Arnaldo SCAGLIONI sdb
   Fonte:  www.donbosco-torino.it

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