don Gabriele Scalmana."TRINITÀ: I VOLTI DELL’UNICO DIO"

26 maggio 2013 - Santissima Trinità C
TRINITÀ: I VOLTI DELL’UNICO DIO

Proverbi 8,22-31
Salmo 8 (O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!)
Romani 5,1-5
Giovanni 16,12-15

Oggi siamo chiamati all’operazione più alta e più impossibile mai tentata dall’uomo: contemplare il
volto di Dio. Eppure è un’operazione necessaria perché da questa sorgente sgorga non solo il nostro essere cristiani, ma il nostro stesso essere persone, piene di dignità, viventi in un mondo sensato. È però legittimo chiedersi: non è “strana” l’idea cristiana di un Dio-Trinità? Non sarebbe più facile contemplare un Dio-Uno e basta? Forse sarebbe più facile, ma meno significativo; il mistero (inteso non nel senso di “realtà incomprensibile”, ma nel senso di “realtà inesauribile”) della Trinità non complica il nostro approccio all’Assoluto, ma anzi lo rende più ricco; si tratta di comprenderne il significato profondo.

Dio: la tradizione cristiana afferma che è unico in tre persone: Padre, Figlio, Spirito Santo. È Trinità, cioè è Comunità, è Famiglia, è Relazione. L’unico Dio è molteplice: e come potrebbe chiamarsi il Dio dell’amore se fosse assolutamente monolitico nella sua unicità? L’amore esige “un altro volto” da amare e da cui essere amato. Il volto del Padre si rispecchia nel volto del Figlio e il loro dialogo diventa esso stesso così vero da personificarsi nello Spirito. Stupenda questa “circolazione” dell’amore in Dio, questa assoluta “densità” di relazioni, tanto dense da diventare Persone!

Le letture di oggi ci permettono di cogliere bene i vari “volti” di Dio: “vari” nella nostra comprensione umana, ma unico nell’assolutezza dell’essere di Dio.
(1) Il volto del Creatore-Padre che danza sul globo terrestre (I lettura). Tutto è frutto dell’amore e della gioia di Dio, ma tutto è regolato e limitato perché solo lui è l’Assoluto. Le cose non esistono soltanto affinché le usiamo, ma anche perché le contempliamo nella loro armonica bellezza; e quando le usiamo dobbiamo rispettare i loro limiti e le loro leggi naturali (l’acqua è limitata, la biodiversità va protetta…).
(2) Il volto dell’Amico-Figlio che dona la pace (II lettura). Dio ama le cose, sue creature, e ama ciascuno di noi, nella sua individualità e nella concretezza delle sue vicende storiche. Ci ama tanto da farsi presente nell’uomo Gesù per indicarci l’unica e vera strada della salvezza, personale e sociale, quella della carità universale, del dialogo, del perdono, anche a rischio della vita, fino alla croce.
(3)Il volto del Maestro-Spirito che guida alla verità (vangelo). Il mondo d’oggi ha bisogno di verità. Noi cristiani però non dobbiamo pretendere di averla già confezionata, da offrire senza discussione. Dio non ci dà una verità precostituita, ci promette solo di condurci verso di essa, di aiutare la nostra ricerca, di accompagnarci nell’indagine. È importante nutrire la certezza che la verità esiste, ma che non è nostra: il Signore ce la dona nella fraternità dello scambio con tutti.

Fonte:http://www.diocesi.brescia.it/

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