Don Paolo Zamengo, "Il cuore immenso di Dio "

Il cuore immenso di Dio      Gv 16, 12-15
22 maggio 2016  8a Domenica: Ss. Trinità Anno C 
La festa della Trinità ci apre la porta d’ingresso sul mistero di Dio che si manifesta come Padre,
Figlio e Spirito Santo.  Il volto di Dio oggi si dischiude e appare in tutta la sua ineffabile bellezza.

Dio non è solitudine, Dio è comunione. Dio è compagnia. La vita privata, la vita profonda di Dio si manifesta come abbraccio, come comunione di doni, come famiglia, come meravigliosa libera e gratuita esperienza di reciprocità.  La vita di Dio è presenza, è festa, è famiglia, è relazione, è danza, è allegria, è musica.

Tutta la storia sacra è questo meraviglioso canto d’amore di Dio. La sua fantasia è incisa nella creazione raccontata nel libro della Genesi, la sua fedeltà per il popolo in cammino verso la terra promessa è cantata nel libro dell’Esodo, la sua solidarietà quando il popolo eletto struttura una vita sociale è raccontata nei libri dei Re e di Samuele, la sapienza divina è presente nei libri profetici come nelle vicende di Isaia, di Geremia, Amos, Osea e tutti gli altri profeti, la poesia di Dio è nella preghiera dei salmi del Re Davide e la prolungata riflessione teologica ed umana sta nei libri sapienziali… La Bibbia, tutta la Bibbia è il cuore immenso di Dio.

Il mistero della Trinità è centrale nella fede e nella vita cristiana perché è la luce che tutto illumina. Dice tutto di Dio e dice tutto dell’uomo. Anche noi siamo comunione, relazione, scambio, dono, accoglienza, festa, dialogo, compagnia. Noi siamo come Dio.  A sua immagine e somiglianza.

Se Dio non fosse amore, accoglienza e dono, che tristezza la vita dell’uomo. Sarebbe solitudine e mutismo. Ci chiederemo mestamente: “Vivere perché? Vivere per chi?”.  La festa della Trinità ci parla di Dio ma parla anche di noi. Noi come Dio.
Ma come potrò capire qualcosa della Trinità? Una strada c'è, ma non è quella delle formule astratte e dei concetti. Dio non è una teoria. Dio non è una definizione, Dio non è una risposta da quiz. La Trinità non è un concetto da capire ma un’esperienza da accogliere. Dio è incontro. Dio è un cuore in cui immergersi.
Un bambino stava giocando quando improvvisamente si ferma e, rivolgendosi a sua madre, chiede: “Mamma, com'è Dio?”. La mamma lo guarda in silenzio, gli si avvicina dolcemente, lo abbraccia, gli bacia i capelli e, tenendolo stretto a sé, gli sussurra: “Come ti senti, ora?”. Il bambino non vuole sciogliersi da quell'abbraccio, alza gli occhi e dice: “Bene, mamma, bene, mi sento bene”. E la mamma: “Ecco, figlio mio, Dio è così”.  Dio come un abbraccio.
Se non c'è amore nessuna idea vale, non conta nessuna idea. Se non c'è amore, nessuno sa dire Dio. Dio come un abbraccio. Questo è il senso della Trinità. Dio è un abbraccio.

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