padre Paul Devreux" Il dono dello Spirito Santo"
Commento su Giovanni 14,15-16.23-26
padre Paul Devreux) - Messa del Giorno (15/05/2016)
Vangelo: Gv 14,15-16.23-26
Oggi festeggiamo la Pentecoste,; ma chi è e perché è importante per noi?
Prima era la festa in cui si ricordava il dono della legge e dell'alleanza tra Dio e l'uomo. Purtroppo l'uomo non riusciva a mettere in pratica questi comandamenti e l'alleanza saltava. Tante volte Dio ripropose quest'alleanza al suo popolo ma senza successo. Era un po' come sapere qual'era la strada da percorrere per raggiungere la felicità, ma non avere i mezzi per farlo.
Con Gesù, Dio propone una nuova alleanza, alla quale si può aderire ascoltando il suo comandamento nuovo e ci dona lo Sirito Santo per aiutarci a farlo.
E' il nostro difensore, l'avvocato, ma io lo considero anche quello che più ci mette in comunione con il Dio autentico, unico e universale, comune alle grandi religioni, perché è l'unico che non riusciamo ad immaginarci, il totalmente altro. E' bello entrare in una sinagoga o una moschea e vedere che, pur non essendoci nessuna rappresentazione di Dio, sono luoghi di preghiera.
Dio ci si è presentato lungo la storia della rivelazione come Padre e poi come fratello in Gesù, per aiutarci a conoscerlo e a relazionarci con lui, e questo è un dono grandissimo. L'immagine di padre e di figlio mi aiuta perché sono figure che conosco, ma è anche vero che mi distorgono dalla vera immagine di Dio, perché appunto mio padre e i miei fratelli non sono come Dio. Dio è molto di più, è l'inimmaginabile, ecco perché lo Spirito Santo alla fin fine è l'immagine di Dio più autentica e pulita che conosco.
Una cosa importante da domandargli è se Dio esiste, perché se non esiste, io sono nato per caso e cammino verso il nulla, come la zanzara che ho appena schiacciato; se invece esiste e vive in me, io ho un futuro da figlio di Dio, e la storia di Gesù diventa interessantissima. E' una questione semplicemente di vita o di morte.
Per questo preghiamo dicendo:
"Vieni Santo Spirito,
manda a noi dal Cielo,
un raggio della tua luce".
padre Paul Devreux) - Messa del Giorno (15/05/2016)
Vangelo: Gv 14,15-16.23-26
Oggi festeggiamo la Pentecoste,; ma chi è e perché è importante per noi?
Prima era la festa in cui si ricordava il dono della legge e dell'alleanza tra Dio e l'uomo. Purtroppo l'uomo non riusciva a mettere in pratica questi comandamenti e l'alleanza saltava. Tante volte Dio ripropose quest'alleanza al suo popolo ma senza successo. Era un po' come sapere qual'era la strada da percorrere per raggiungere la felicità, ma non avere i mezzi per farlo.
Con Gesù, Dio propone una nuova alleanza, alla quale si può aderire ascoltando il suo comandamento nuovo e ci dona lo Sirito Santo per aiutarci a farlo.
E' il nostro difensore, l'avvocato, ma io lo considero anche quello che più ci mette in comunione con il Dio autentico, unico e universale, comune alle grandi religioni, perché è l'unico che non riusciamo ad immaginarci, il totalmente altro. E' bello entrare in una sinagoga o una moschea e vedere che, pur non essendoci nessuna rappresentazione di Dio, sono luoghi di preghiera.
Dio ci si è presentato lungo la storia della rivelazione come Padre e poi come fratello in Gesù, per aiutarci a conoscerlo e a relazionarci con lui, e questo è un dono grandissimo. L'immagine di padre e di figlio mi aiuta perché sono figure che conosco, ma è anche vero che mi distorgono dalla vera immagine di Dio, perché appunto mio padre e i miei fratelli non sono come Dio. Dio è molto di più, è l'inimmaginabile, ecco perché lo Spirito Santo alla fin fine è l'immagine di Dio più autentica e pulita che conosco.
Una cosa importante da domandargli è se Dio esiste, perché se non esiste, io sono nato per caso e cammino verso il nulla, come la zanzara che ho appena schiacciato; se invece esiste e vive in me, io ho un futuro da figlio di Dio, e la storia di Gesù diventa interessantissima. E' una questione semplicemente di vita o di morte.
Per questo preghiamo dicendo:
"Vieni Santo Spirito,
manda a noi dal Cielo,
un raggio della tua luce".
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