PADRE TIZIANO SOFIA, "LA PRIMAVERA DELL'UOMO"

LA PRIMAVERA DELL'UOMO 8 maggio 2016
 Ascensione - Anno C
Ci si sente rinascere, si gode della primavera in corso. La Natura sembra

morta d'inverno. Ma basta una incidenza solare più marcata verso il
sole, pur allontanadoci di più da esso, ed ecco il miracolo. La terra "si
apre", si risveglia, esce dal letargo invernale e tutto sorride.
Non c'è mai stato un inverno, per rigido che fosse, che non sia stato vinto
dalla primavera. Se la nostra curiosità sembra assopita d'inverno con la
natura, in primavera eccola a far capolino e ad esplodere. Attorno
all'uomo c'è un clima "pasquale", che invita al PASSAGGIO DALLE TENEBRE
ALLA LUCE, dalla morte alla vita, dal peccato alla benedizione, dalla
ignoranza e chiusura del cuore, alla conoscenza profonda, che ha come
meta di riferimento il CUORE DI DIO.
Oggi l'umanità canta con gioia e si unisce al coro degli Angeli inneggianti al
Cristo che torna da suo Padre, ma lasciando dietro a sé la strada aperta
verso il Regno della vita. Sarebbe inutile una celebrazione del Cristo al
Cieio se non facesse da "locomotore spirituale" dell'umanità intera,
almeno per coloro che sognano la propria ascensione impossibile senza di
Lui.
Perchè Dio, se pur c'è, non ci lascia su questa terra che per alcuni
privilegiati è già un paradiso? Per i poveracci... pazienza. E' la legge della
giungla umana, dove sopravvivono i più forti, i più potenti e ricchi.
IL PRIVILEGIO DI ESSERE VERI POVERI: beati voi, poveri, perchè vostro sarà
il Regno dei Cieli!
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Allora anche noi avremo ville, denaro, divertimenti, feste?
Questa proprio non è vera ascesione, anzi è l'opposto.
CHI SI UNISCE A CRISTO SULLA TERRA, si unisce alla sua Risurrezione, alla
sua Vita Divina. Se Dio è AMORE, la nostra ascensione sarà solo
nell'amore.
E' tutto un grandioso simbolismo il SANTUARIO nel quale anche noi
entreremo in libertà totale, con cuore e corpo lavati da acqua pura, dal
Sangue, dalla nostra fede in Lui.
In realtà sarà il "mio essere" che passerà da una condizione attuale, molto
precaria e incosistente, a una condizione per ora sconosciuta, ma sperata
con certezza. Se il passaggio fosse evidente, chi non accetterebbe "a occhi
chiusi"?
Ma ora è tempo di fiducia in quel Gesù che è il CRISTO per l'umanità intera.
II Mosè che ci trasborda dall'Egitto alla Terra Promessa, che poi "terra"
non è. E' CIELO DI DIO.
Chiamiamo "primavera" quella potenza esplosiva prodotta dal sole che
risveglia il mondo vegetale. II cristiano sente in sé un'altra POTENZA, lo
SPIRITO, che lo sospinge verso una pienezza per il momento velata, ma un
giorno in perfetta maturazione.
Cristo tocca l'uomo, come il sole tocca e fa sbocciare la natura. Come Egli
ha "benedetto gli Apostoli" in quel glorioso giorno, così OGGI CONTINUA a
BENEDIRE la nostra generazione, almeno per coloro che gli danno fiducia.
Giorno dopo giorno, cena pasquale dopo cena pasquale, passo dopo passo
nel deserto della tribolazione attuale, pieni di Spirito ascensionale, come
alberi piantati lungo il fiume, sbocceremo e daremo frutti abbondanti: noi
stessi MATURI e PERFETTI UOMINI NELL'UOMO DIVINO: CRISTO.
Ma intanto abbiamo sempre i piedi per terra, questa terra, paradiso per
alcuni, purgatorio duro per altri, la maggioranza degli uomini.
"POI GLI APOSTOLI e i DISCEPOLI TORNARONO A GERUSALEMME con
grande gioia". Erano certi del ritorno del Cristo.
Ecco dove si fonda la verità di una vita radicalmente cristiana: la promessa
della nostra ascensione in Lui, supportata dalla energia vitale-spirituale
che riceviamo da due alimenti "poveri in apparenza", ma divini
nell'efficacia: Pane e Vino!
Gli Ebrei fuggiti dall'Egitto dovettero attraversare un terribile deserto; ma
un cibo e un'acqua permisero loro di continuare. Un fatto storico, ma
ormai puro segno del percorso ascensionale che Dio ci sta facendo
realizzare.
Non è facile, non è molto allegro l'essere cristiani. Ma se tanta sofferenza
e una morte crudele provocò una risurrezione gloriosa, siamo certi che
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quello che passò a Gesù, ora spetta a noi rinnovare nel nostro percorso
quotidiano.
La vita del cristiano diventa "arte di vivere evangelico", diventa vita spesa
bene e con ardore nel servizio volontario a coloro con i quali stiamo
camminando. Aiuto reciproco. Diventa apertura, per trasmettere a tanti
uomini che ancora sono in Egitto, perchè seguano Cristo nel deserto della
Croce, per entrare nella Terra Promessa, quella di Dio. Questa è
gratitudine che si fa misericordia, mano che sorregge chi è caduto o è in
difficoltà di camminare.
Con un grammo di creatività ingegnosa, il cristiano sa come dare una
mano, come Cristo che diede la sua mano a Pietro in procinto di affogare,
per arrivare alla TERRA FERMA.
E' questo l'UMANESIMO CRISTIANO instaurato da Cristo.
Umanesimo verticale, non semplicemente orizzontale.
Se la Natura è tanto forte, quanto più sarà il suo Creatore...

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