Don Domenico MACHETTA"In cammino verso Gerusalemme".

26 giugno 2016 | 13a Domenica T. Ordinario Anno C | Appunti per Lectio
1ª LETTURA: 1 Re 19,16b.19-21
Elia, con un gesto simbolico, chiama Eliseo, in nome di Dio. Il mantello è simbolo della dignità, della personalità. Gettandogli il suo mantello addosso, gli trasmette la sua missione profetica. Eliseo sa bene ciò che Elia ha fatto di lui, e dice di sì al Signore, lasciando tutto. Lasciare tutto è la condizione indispensabile per seguire il Signore. Casa, famiglia, lavoro, posizione sociale... È interessante il gesto di Eliseo: saluta il padre e la madre, si disfa di aratro e buoi, dà da mangiare alla gente e se ne va. A completa disposizione. Servo a tempo pieno.

VANGELO: Lc 9,51-62

Siamo al centro del Vangelo di Luca: la sezione del grande viaggio, che inizia dal capitolo 9, versetto 51. Gesù è sempre in movimento, e chi vuol essere suo discepolo deve "andare" dietro a lui. Luca, con arte, vede la vita di Gesù come un grande viaggio verso Gerusalemme.
"Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme". "Fece la faccia dura", dice il testo greco, indurì il suo volto. È un viaggio severo, terribilmente impegnativo. Deve ricordarlo il discepolo! Per camminare speditamente, bisogna essere "liberi", a tutti i livelli. Via i pesi, distacco, con tagli a volte sanguinosi, in vista del traguardo, di un unico traguardo. I pesi esterni e i legami interiori ci impediscono la marcia. Luca presenta senza mezzi termini le esigenze della sequela. Ci vuole martellare un'idea chiara: è meglio non seguirlo, piuttosto che seguirlo male. "Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio".
Il camminare biblico ha come tentazione il "voltarsi indietro", come la moglie di Lot, come il popolo nel deserto che rimpiange le cipolle d'Egitto. Il cammino della Chiesa è il cammino di Cristo verso la Croce. Il viaggio di Gesù è un viaggio missionario.
Chi andava a Gerusalemme evitava di passare dalla Samaria: per i Giudei, i Samaritani erano peggiori dei pagani, e Gesù passa per la Samaria, come pellegrino di pace.
"Ma essi non vollero riceverlo perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme". Letteralmente: perché aveva la faccia di uno che va a Gerusalemme! "Facies eius euntis in Jerusalem".
E noi che faccia abbiamo?

Don Domenico MACHETTA

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