PADRE TIZIANO SOFIA,II nostro "buon Gesu" o l'esigente Gesu?

II nostro "buon Gesu" o l'esigente Gesu?
26 giugno 2016 - XIII dom T.O. - C
Se ti chiama un amico, puoi anche farlo aspettare. Se ti chiama il

comandante dei carabinieri, le cose cambiano. Se ti chiama il
Presidente o il Papa, le cose sono serie e impegnative. E se ti chiama
CRISTO?
Una premessa: ma come è possibile che Papa Francesco sia tanto bravo a
parlare sulla misericordia e poi nei fatti è molto esigente, quasi come il Gesù
della Parola di oggi?
II Vangelo parla di "un tale", un altro "tale", un terzo "tale". Tutti e tre i "tali"
vogliono essere discepoli, ma ponendo delle condizioni a Gesù. Prima, prima,
prima...
Gesù non li accetta nella sua cerchia di discepoli. Ma non per sempre li rifiuta,
perchè ci ama troppo. Egli sa toccare a suo tempo le corde del nostro cuore.
Guai se Gesù fosse impulsivo come gli apostoli che lo invitano a far scendere il
fuoco su un villaggio samaritano che si chiude al passaggio di Gesù! II tempo lo
batte Dio, non l'uomo, come in un'orchestra è il direttore che batte il tempo e
tutti gli debbono ubbidire per non essere messi a tacere.
Eliseo lascia tutto, chiamato dal profeta Elia. Gli si mette al servizio
definitivamente. Elia sarà rapito al Cielo, ma il suo potere profetico passa su
Eliseo. Quello che Gesù vuole fare con noi, a patto che non gli imponiamo condizioni.
L'esperienza di Paolo con i Galati (cap. 5)
Nella comunità fondata da Paolo nel cuore dell'attuale Turchia, se all'inizio
tutto funziona bene, col passar del tempo le cose cambiano:
"Se vi comportate come bestie feroci, mordendovi e divorandovi tra voi,
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FATE ATTENZIONE: finirete per distruggervi gli uni gli altri".
Cristo non vuole discepoli a metà. O totalmente di Cristo, o fuori Cristo. Nessun
compromesso tra "carne e Spirito". O carne, o Spirito.
"Lasciatevi guidare dallo Spirito, e così non seguirete i vostri desideri
egoistici (la carne)!".
L'istinto egoista non si sposa con i desideri profondi dello Spirito. Chi cerca di
mescolare "carne e Spirito" esce dal "campo" di Cristo.
Come vive una persona "carnale"?
"Immoralità, corruzione e vizi, idolatria, magia, odio, litigi, gelosie, ire,
intrighi, divisioni, invidie, ubriachezze, orge e altre cose di questo
genere (tipo: droghe, fumo, alcol, sette sataniche, muri divisori,
imbrogli di ogni genere, corruzione...).
Una posizione netta di Paolo: "Quelli che si comportano in questo modo NON
AVRANNO POSTO NEL REGNO DI DIO!". Gente che vuole liberarsi di Cristo, per
diventare schiavi del peccato! E quando liberarsi da questa schiavitù? Per caso
è schiavitu o autentica libertà vivere nello Spirito?
La nostra soluzione accomodante: far convivere l'uomo vecchio, carnale, con
l'uomo nuovo, spirituale. Cosa che a Gesù non va giù per niente.
Come vive un integerrimo discepolo di Cristo, allora?
"Lo Spirito produce questi frutti: amore, gioia, pace, comprensione,
bontà, cordialità, fedeltà, mansuetudine, dominio di sé... Se lo Spirito ci
dà la vita, LASCIAMOCI GUIDARE DALLO SPIRITO".
Ancora: "Chi vive nello Spirito raccoglie vita eterna.
Chi vive nell'egoismo raccoglie morte". Sempre Paolo.
Ritorniamo al Vangelo da vivere oggi
+ La domenica, si "prendere messa", ma quando ci sono altri impegni, tipo
spiaggia, sci, lavori urgenti, visite importanti, festeggiamenti e grandi pranzi...
beh, Signore, cerca di comprendere! Sii più misericordioso! Non essere troppo
rigido, sai!
+ Matrimonio e famiglia sì, ma ormai ci sono nuove aperture, grazie anche alle
leggi aggiornate secondo le esigenze del nostro tempo!
+ La vita oggigiorno è vorticosa. Ci è difficile uscire dall'ingranaggio. Non c'è
tempo di ascoltare la Parola, di pregare, di fare opere di misericordia!
La soluzione più comune: la maggioranza preferisce un cristianesimo mordi e
fuggi, con tutte le conseguenze inevitabili. Tanto... Gesù è buono e
misericordioso sempre e con tutti. Perchè essere radicali come pretenderebbe
il Vangelo di oggi?
Ho letto sul Corriere della Sera che il Papa ha dichiarato che l'inferno non esiste.
Anch'io lo affermo, se lo si intende come un "luogo". E' l'uomo che vive
"secondo la carne" che si dichiara inferno, perchè non accetta la presenza di
Gesù, se non qualche visitina di sfuggita "domenicale".
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Con l'augurio e la incessante preghiera che si ritorni a LUI con tutto il cuore e
per sempre.


Fonte:padretiziano.it

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