GIOVANNINI Attilio sdb, "Un Dio per amico."

24 luglio 2016 | 17a Domenica T. Ordinario - Anno C | Spunti per la Lectio
Un Dio per amico.

* Chi di voi avrà un amico...

Gli amici, come diciamo sempre, si vedono nel momento del bisogno.
Tutti noi abbiamo trovato qualcuno che è venuto a chiederci di portarlo alla stazione, o all'ospedale, o
a trovare una persona, o… e noi abbiamo pensato: accidenti, sono stanco, non ne ho proprio voglia... sono quasi senza benzina... sta per cominciare la partita... ecc., ma non abbiamo osato dirgli: uffa! sempre a me devi chiederlo? Perché non si dice così a un amico. A un amico si dice: ma certo, figurati! E quando l'hai portato: ti devo aspettare o passo più tardi a riprenderti?
E lui ci dirà: scusami, sai, ma mi fai davvero un grande favore. E noi: ma non ti preoccupare!
Non è così che si fa tra amici?
Certo. Ed è molto consolante.
Ora il Vangelo ci sta portando a capire una cosa ancor più consolante, più fantastica. Quando dice:

* Chiedete e vi sarà dato

ci fa scoprire che, non solo, per fortuna, abbiamo tanti cari amici, ma abbiamo soprattutto sempre un amico straordinario: DIO. Il Padre.
Abbiamo un Padre che è un amico. Ne possiede infatti tutte le caratteristiche:
- rispetta la nostra libertà;
- è sempre pronto a perdonarci;
- non ci dice mai di no e ci dà tutto quello che ci serve;
- mentre ci dona tutto questo, come un amico, ci dà insieme se stesso.
Dio infatti ha strutturato il suo rapporto con noi proprio come amicizia: che cos'è l'Alleanza di cui parla la Bibbia, se non un'amicizia giurata, che impegna a stare a fianco del proprio amico in ogni momento?
Un'amicizia forte, sofferta, offesa e umiliata tante volte dalla nostra infedeltà, proprio perché vera. Eppure incrollabile, mai sconfitta.
E quindi trattiamolo da amico questo Dio, non da padrone. Non offendiamolo ancora con i nostri giri di parole per fargli fare qualcosa che vogliamo; non amareggiamolo con le nostre manovre per vedere di strappargli un favore. Chiediamogli tutto senza pudore, come a un amico, perché questo lo fa tanto contento.
Soprattutto chiediamogli lo Spirito, che rende solida e granitica la nostra amicizia con lui. Lo Spirito che ci fa simili a lui, affinché possiamo corrispondere al suo affetto.
Quando avremo provato la sua amicizia, saremo capaci di dare amicizia vera anche a tutti gli altri. E portare tutti gli altri all'amicizia con lui.

Don Attilio GIOVANNINI sdb
Fonte:  www.donbosco-torino.it

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