Movimento Apostolico "Anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore

Anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore
Movimento Apostolico - rito romano  
XVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (24/07/2016)
Vangelo: Lc 11,1-13 
Dio non è colui che dona il perdono dietro richiesta dell'uomo che l'ha offeso. È Colui che ha anche
espiato la giusta pena dovuta ad ogni peccato, piccolo o grande dell'umanità. La croce di Gesù Signore è il sacrificio, l'olocausto dell'espiazione di ogni nostro obbligo di giustizia nei confronti del nostro Dio. Come se questo non bastasse, è Lui stesso che manda i suoi messaggeri per annunziare questo grande dono che Dio ci ha fatto in Cristo Gesù. Il Padre celeste non solo ci perdona, ci fa anche nuove creature, ci rende partecipi della sua divina natura, ci fa suoi figli di adozione, ci costituisce suo corpo, sua famiglia, sua Chiesa, sua gioia eterna.
L'amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. 2Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! (2Cor 5,14-6,2).
Se questo è il perdono del Signore, potrà chi chiede perdono al suo Dio non perdonare, se il suo Dio è la misericordia e il perdono, la grazia e la pietà, la compassione verso quanti bussano al suo cuore di Padre? Gesù non solo vuole che si perdoni se implorati, che siamo noi stessi a promuovere ogni riconciliazione. Gesù ci vuole a perfetta immagine del Padre. Noi dobbiamo espiare il peccato dei fratelli, offrendo a Dio la nostra vita, e in più, come il Padre, dobbiamo offrire il perdono.
È verità eterna. È il perdono che apre ogni porta del cuore di Dio e fa discendere ogni grazia sull'uomo. Chi non offre la sua riconciliazione, chi non dona il suo perdono, chi si chiude nel suo odio e rancore, troverà sempre le porte del cuore del Padre chiuse. Nessuna grazia da Lui scenderà su di noi. Lui è la misericordia e il perdono e vuole che ogni suo figlio sia la misericordia e il perdono. Lui ha chiesto al Figlio di espiare i peccati dell'umanità, chiede ad ogni altro suo figlio, in Cristo, che doni il suo corpo per l'espiazione dei peccati del mondo. Nel perdono Dio dona all'uomo tutto il suo cuore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci figli di Dio nel perdono.

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