Don Paolo Zamengo, "Io mi salverò? "

Io mi salverò?       Lc 13, 22-30
OMELIA XXI DOMENICA T. ORD. - ANNO C
«Signore, sono pochi quelli che si salvano?». La domanda di quell’anonimo interlocutore diventa anche nostra: Io mi salverò?

A mano a mano che passano gli anni della nostra vita l’interrogativo diventa più pressante e acuto. È naturale, credo. Questo sguardo sul futuro è segno che non siamo appagati dal presente. La domanda non riguarda solo il futuro “prossimo”, quello immediato, riguarda l’eternità!
Sono pochi quelli che si salvano? Le letture di questa domenica ci forniscano risposte diverse. Nel ritornello del salmo abbiamo proclamato: «Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore». E la profezia di Isaia si apre con parole simili: «Io verrò a radunare tutte le genti; essi verranno e vedranno la mia gloria». Possiamo concludere: “tutti” si salvano?
Gesù, nel vangelo, parla di porta stretta attraverso la quale molti cercheranno di entrare senza riuscirci. Allora la questione principale non è il numero di coloro che si salvano ma un’altra, come essere nel numero dei salvati?
La porta è stretta e per attraversarla bisogna essere liberi e leggeri. Non si può passare per una porta stretta con un baule!  Gesù dice di se stesso: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato». Per salvarci è essenziale Gesù, senza di lui nessuno si salva.
A quella porta siamo invitati a bussare. Entrare attraverso Gesù vuol dire ricercarlo nella preghiera. Ogni giorno passiamo attraversare quella porta se bussiamo con fiducia. E ogni domenica, celebriamo l’Eucarestia innalzando il nostro inno di lode e di ringraziamento.
Il nostro bussare però deve essere sincero. Il nostro amore per il Signore deve essere concreto nella lotta contro ogni egoismo e nell’amore per il prossimo. Solo così egli ci riconoscerà!
L’immagine della porta, in questo Anno santo straordinario, ci rimanda alla “porta della misericordia”. Papa Francesco ci ricorda che è compito della Chiesa e di ogni comunità cristiana testimoniare la misericordia. La misericordia è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa.
Il 15 agosto abbiamo celebrato l’Assunzione di Maria. Non possiamo dimenticare uno dei titoli con il quale ci rivolgiamo a Lei nelle litanie, Ianua caeli, porta del cielo.
È lei la Vergine umile e obbediente che riapre la porta del paradiso chiusa dalla disobbedienza di  Adamo ed Eva. È la Vergine che intercede per noi peccatori, perché ritorniamo da suo Figlio, fonte perenne di grazia e nostro definitivo approdo.
Un crociato dal passato torbido chiese ad un monaco del deserto se  Dio avrebbe avuto pietà di lui. E l'eremita rispose: ‘Dimmi, se la tua camicia è lacerata, la butti via?” “No, rispose il crociato: la rammendo e torno ad indossarla”. “Dunque, soggiunge il monaco, se tu hai cura del tuo vestito di panno, vuoi che Dio non abbia misericordia per te che sei la sua immagine?”.

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