PARROCCHIA S.MARIA DEGLI ANGELI"Vuoi una vita qualunque o una vita straordinaria?"

Omelia 2 NOVEMBRE ANNO C 2016 (mattina) 1^ messa
Se abbiamo la certezza di morire, perché non vivere la certezza che la vita è un dono da gustare?

A volte, in TV, ci capita di vedere persone che fanno di tutto per sfruttare ogni singola ora, soprattutto nel momento del divertimento. Ma se tutto si conclude, cosa resta? La nostalgia del tempo passato.
Se io, invece, vivo con lo sguardo al dopo, la vita non è più un ricordo, ma la speranza di ciò che sarà dopo.
È una strada che ci porta a vivere sì la salita, ma anche la certezza che solo dall’alto noi possiamo vedere e vivere ciò che è.
Mosè salì sul Monte Sinai per ammirare il dono della terra promessa, di quella terra promessa che costituisce la meta di ogni uomo di fede.
Dove porta l’altra strada, quella che allontana da Dio?
“La strada più sicura per l’Inferno è quella graduale: in dolce pendio, col fondo morbido, senza svolte improvvise, senza pietre miliari e senza cartelli indicatori”.(Lewis)
Non dobbiamo dimenticare che esiste l’al di là, ma non per questo, che è solo Paradiso.
Gesù stesso, come abbiamo ascoltato dal Vangelo, lo dice:”Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e rende in Lui abbia la vita eterna; e io lo resusciterò nell’ultimo giorno”.
Crede in Lui, si affida alla Sua promessa, vive per Lui.
Più volte ho ripreso l’ importanza del vivere la fede, non perché è una tradizione lasciata dai nostri pari, ma perché è una scelta.
Vuoi una vita qualunque o una vita straordinaria?
Se c’è una cosa che ho imparato dall’esperienza della caritativa, è che si può vivere una vita straordinaria nella quotidianità di ogni gesto.
Quando una madre è vicina al capezzale del letto del figlio malato, per caso, le passa il dolore? No, però, il figlio vive con la speranza che tutto ciò che è attorno a lui non è un vuoto.
Così è per chi crede in Cristo. Nulla è vano.

Fonte:http://www.guardavalle.net/

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