Mons. Nunzio Galantino," CERCATE PRIMA IL REGNO DI DIO, LA PROVVIDENZA NON MANCHERÀ"

CERCATE PRIMA IL REGNO DI DIO, LA PROVVIDENZA NON MANCHERÀ
VIII Domenica Tempo Ordinario, 26 febbraio 2017
In questa VIII domenica del Tempo Ordinario prosegue l’ascolto del sesto capitolo del Vangelo di
Matteo, che si apre con la proclamazione delle Beatitudini, attraverso cui Gesù ci invita a capovolgere logiche consolidate, ma assolutamente “di corto respiro”, che purtroppo segnano la nostra vita. Possiamo intendere il brano evangelico odierno come un esplicito commento alla prima beatitudine: “Beati i poveri”.
La povertà che rende “beati” – ci dice oggi Gesù – è quella di chi non si lascia travolgere dall’affanno per la propria vita. “Guardate gli uccelli del cielo, osservate i gigli del campo”. Un invito, pur rimanendo con  i piedi per terra, ad alzare lo sguardo e fidarsi concretamente della custodia provvidenziale che Dio esercita nei nostri confronti.
“Non preoccupatevi”! Ma, come si fa a dirlo oggi a chi ha perso il lavoro e non sa come portare avanti la propria famiglia? O ad un giovane costretto a mendicare un posto di lavoro sottopagato, pur di non subire l’umiliazione di continuare a chiedere qualche spicciolo ai propri genitori? Solo una fiducia profonda nell’amore provvidenziale di Dio può dare senso a questa speranza. Insieme a questo, Gesù ci esorta a guardare con più fiducia alle energie poste dentro di noi e a non far dipendere la nostra beatitudine  solo da fattori esterni, ma anche dal nostro impegno.
“Guardate gli uccelli del cielo, osservate i gigli del campo”. La libertà con la quale volano gli uccelli e la bellezza che ostentano i gigli del campo sono i segni della provvidenza gratuita di Dio, posti continuamente sotto i nostri occhi. Dunque, invitandoci a osservare i gigli del campo, Gesù vuole recuperarci all’essenziale, vuole dirci: anche tu sarai bello nella misura in cui permetterai al Signore di farsi strada dentro di te e dentro i tuoi progetti.
Un invito, dunque, quello di Gesù a recuperare la nostra libertà; non dal bisogno di mangiare o di vestirsi, ma dalla brutta tentazione di far dipendere tutto da realtà esterne a noi.
Solo quando si è fatto proprio questo invito, acquista senso e non sorprende l’imperativo centrale del Vangelo di oggi: “Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Perché è possibile cercare il Regno di Dio e la sua giustizia solo quando si rimette ordine nella propria vita, rispettando di più ciò che noi siamo e non lasciandoci condizionare da quello che altri vogliono farci essere.  E il Regno di Dio, che dobbiamo cercare a tutti i costi, ha come regola fondamentale la promozione di tutte le persone; non soltanto quelle che sono più forti o più capaci, ma anche quelle più fragili e indifese, perché nessuno si perda.
Anche questo percorso incarna la tenerezza che Dio per ciascuno di noi e realizza la logica nuova delle Beatitudini.

Fonte:http://www.nunziogalantino.it/

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