padre Gian Franco Scarpitta "Il "magis" cristiano fondamento di tutto"

Il "magis" cristiano fondamento di tutto
padre Gian Franco Scarpitta
VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (19/02/2017)
Vangelo: Mt 5,38-48
"Non sono venuto ad abrogare la Legge, ma a darvi compimento". Questo è il proposito che Gesù
manifesta e sul quale abbiamo abbondantemente riflettuto la scorsa settimana: non abolire la legge di Mosè, della quale non verrà asportato il benché minimo segno, ma darle il vero fondamento, la giusta interpretazione di fondo. Non emendare canoni, codici e legiferazioni vigenti in ogni epoca, ma consolidarli di motivazioni fondamentali. Come interpretare una legge scritta, una norma? Con quale ottica avvicinarsi ad essa per avere lo sprone adeguato per osservarla? In parole povere qual è il "compimento" con il quale Gesù da' valore alla legge di Mosè e ad ogni sistema giuridico?
Già la volta scorsa lo si era evinto dagli stessi insegnamenti del Signore, ma adesso ulteriori moniti gesuani ci suggeriscono che esso sia semplicemente l'amore. E per ciò stesso anche la conquista della perfezione e della santità. Solo amando Dio e il prossimo e instaurando criteri di vera giustizia e armonia è possibile liberarci da tutti i vincoli che dischiudono la possibilità di elevarci perché ci rendono occlusi e sottomessi. Amando si è liberi e padroni del mondo e questo senza alcuna egemonia o dittatura. L'amore è infatti la pienezza della Legge, sia in riferimento ai dettami scritti della Toràh di Mosè, sia in relazione a qualsiasi altra disposizione giuridica. L'amore per Dio e per il prossimo esige che non ci si debba limitare a non uccidere, a non percuotere a non sopprimere la vita, ma che occorra anche tutelare la dignità altrui, rispettare l'altrui onorabilità e rivendicare i diritti fondamentali di ciascuno; che si estingua ogni astio, rancore e perversione nei confronti dei nostri avversari. E soprattutto che si contraccambi con il perdono ad ogni atto di ingiustizia e di cattiveria che dovessimo subire. Proprio così, la vera legge di Dio ci sospinge a combattere in noi la mediocrità e il sano accomodamento alla mentalità di questo secolo per assumere eroismo e "temerarietà", al punto da essere capaci di aprirci senza riserve ai nostri nemici, di fare del bene a coloro che ci perseguitano, perdonare offese e torti ricevuti e addirittura a "porgere l'altra guancia". A dire il vero quest'ultima espressione, oggetto di diatribe esegetiche, assume significati metaforici suscettibili di interpretazione. Giavini osserva che Gesù, di fronte al Sommo Sacerdote Anna, "non ha lanciato fulmini, ma nemmeno offrì l'altra guancia al servo che lo aveva percosso"; ha chiesto solo con dignità e bontà il motivo dello schiaffo"(Gv 18, 23); il che ci illustra che l'espressione (porgi l'altra guancia) vuole indicare semplicemente prontezza e generosità nel perdono delle offese, disinvoltura nell'amore verso i nemici, apertura di cuore anche nei confronti di chi ci ha fatto del male, anche se ciò non pregiudica la legittima difesa. Ciò non toglie tuttavia che l'amore verso i nemici è appannaggio del vero cristiano, condizione per essere veramente tali e distinguersi dai pagani e dagli infedeli. Anche presso pagani e farisei o non credenti si parla di giustizia e di amore, ma non nei termini eloquenti di radicalità e di eroismo quali Gesù li impone al cristiano. Come tutte le altre virtù, la carità comporta sacrifici e difficoltà, non ultima la possibilità di essere contrassegnati come stupidi e insensati, di ricevere le altrui derisioni ed esecrazioni e di essere anche invisi da più parti, ma l'amore concreto comporta per l'appunto quella difficoltà che comunemente viene definita irrazionalità e stoltezza, per la quale ci distinguiamo ineluttabilmente da tutti gli altri. L'amore certamente è intriso di speranza e consegue sempre la gloria presente e futura, tuttavia non deve mai essere interessato o finalizzato, non deve prevedere l'utile o mirare al proprio tornaconto. Non è veramente amore quando non è animato da fede, trasparenza e sincerità e prodigalità assoluta e per ciò stesso prevede che quale banco di prova debba affrontare inevitabilmente nemici e avversari che a loro volta da esso vengano disarmati.
Superare la mediocrità, disporsi a fare più di quanto ci viene chiesto, usare maggiore dedizione e abnegazione nell'adempimento dei doveri è alla radice di ogni successo anche professionale; ma il "di più" dell'amore in ogni caso è proprio del vero cristiano. Questi percorre "un miglio in più", cioè non si contenta di fare il necessario, ma va ben oltre cercando la qualità e la profondità in ogni impegno, lavoro o missione che gli venga chiesta e questo "di più" (magis) si giustifica nient'altro che con l'amore spontaneo e gratuito, con il quale si è certi di rendere testimonianza e di essere di orientamento agli altri. Dice l'apostolo Pietro: "La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile, perché mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio... Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all'ignoranza degli stolti. "(1Pt 2, 12; 15). La santità di vita è il fondamento che qualifica l'uomo e lo rende in grado di adempiere veramente la legge e il suo modello è lo stesso Cristo, "Perfetto come il Padre" che è nei cieli. Essere santi è la chiave di volta per l'assunzione della condotta appropriata in ogni situazione e in ogni circostanza, appunto perché essa implica la capacità di amare in ogni occasione: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. " (Lv 19, 1 - 2 prima Lettura)
Nelle parole di Gesù vi è quindi la conciliazione, di fatto impossibile altrove, fra la struttura e l'amore, fra l'istituzione e il bene, fra la legge e la carità, perché nell'amore si trova il senso di una legge qualsiasi. Il fondamento per cui viviamo il "magis", il di più.

Fonte:http://www.qumran2.net

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