PARROCCHIA S.MARIA DEGLI ANGELI, ”Cosa è essenziale?”

omelia domenica 26 febbraio(S.Messa Prefestiva)
VIII domenica del tempo ordinario anno A
Ci siamo preparando per la Quaresima ed il Vangelo di oggi ci aiuta a riflettere sull’essenzialità del
tempo quaresimale. ”Cosa è essenziale?”
Gesù invita gli uomini a vivere la fede in Dio, accogliendo la sua provvidenza:” Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno”.
Dio ci ha dato la vita e non ci abbandonerà mai.
Questa certezza è vera.
Noi siamo come i nostri tempi, cioè, decidiamo noi ciò che c’è o meno nella nostra vita. Se esiste la fame è l’uomo che sta affamando il povero.
Non diamo la colpa a Dio, quando, invece, è l’uomo che non vive il talento che Egli stesso ci ha offerto.
In queste ultime due domeniche, ai più piccoli, riportavo due preghiere che avevano la stessa richiesta e che possono essere sintetizzate in :”Dio non ha mani, ha le tue mani…”
Ricordo sempre la bellissima espressione di lacordaire:”Io sono sicuro solo di una cosa: Che domani la provvidenza si alzerà prima del sole”.
Non dobbiamo soffermarci tanto sul materiale. Dio offre un’altra provvidenza, quella vera che è la salvezza:” Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
Cercare il regno di Dio significa cercare quello che veramente vale.
Non preoccupiamoci di ciò che in questo mondo possiamo definire buono o meno. Di solito si dice:”Chi può accordare 1000 teste?”.
San Paolo stesso scrive:” A me, però, importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano….. Il mio giudice è il Signore!
Occorre vivere la fede con lo sguardo rivolto a chi ci invita a seguirlo.
Si affronteranno mille difficoltà, ci saranno strade impervie o in salita, ma ciò che è certo è che tutto questo lo viviamo nella provvidenza della Sua compagnia.
Quando preghiamo durante la Via Crucis, spesso, mi piace riportare a me stesso l’immagine della Madonna che cammina accanto a Gesù. Questo cammino verso la croce ma anche nella fede, sarà il dono più vero che Dio abbia offerto all’umanità.
Nella prima lettura abbiamo ascoltato:” Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?”
Cosa può esserci di più bello se non sentirsi amato da Dio, così come una madre ama il proprio figlio?

Fonte:http://www.guardavalle.net/

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