Don Severino GALLO sdb "NELLA NOTTE S'ACCENDE UNA LUCE"

15 aprile 2017 |SABATO SANTO - A | Omelia
VEGLIA DI PASQUA 
NELLA NOTTE S'ACCENDE UNA LUCE

In questa notte parla la luce: passare dal buio alla luce è un'esperienza bellissima.

Il buio è sempre opprimente, la luce invece rasserena. Ma perché il buio e perché la notte?
La vita è questo passaggio: dalle tenebre alla luce. Un passaggio che stiamo tutti vivendo. Infatti siamo in cammino.
Il libro più bello dell'Antico Testamento è certamente l'Esodo. E l'Esodo è la storia di un popolo in cammino verso una terra promessa.
Ma l'Esodo non è solo storia: è profezia. "Accadde loro in immagine", commenta san Paolo.

Questo popolo che cammina siamo noi. Questo popolo che va faticosamente verso la libertà siamo noi. La vita è una Pasqua: un passaggio.
Ma dove andiamo? Dove va la vita? Chi non ha risposte per queste domande non ha ancora incominciato a vivere.
A noi è giunto un messaggio, una notizia: Gesù ci ha assicurato che la vita porta verso Dio, che è Padre.
Facciamo nostra fino in fondo questa notizia: apriamo il cuore a questa buona notizia, che Dio ci dà.
E' credibile Gesù?
Duemila anni di profezie messianiche si sono compiute in Lui.
Non è una favola, è un fatto.

Pascal esclamava: "Anche la sua condanna è un argomento. Era stata predetta".
Gesù si è imposto al mondo attraverso la sconfitta della crocifissione e l'aveva predetta.
Un semplice uomo non può vincere così. Il suo ,messaggio, umanamente parlando, è il più scomodo che si possa pensare.
Eppure da duemila anni mette in subbuglio il mondo, e gli uomini non riescono ad emarginarlo.

Per tutti c'è una tomba. La tomba di Gesù è vuota. E da duemila anni, milioni e milioni di persone affermano che Egli è vivo: Gesù è risorto!
Un fantasma sarebbe stato più che dimenticato in duemila anni di storia: invece Gesù è vivo, più vivo che mai, perché Gesù è risorto!

Si sono illusi Paolo di Tarso, Benedetto da Norcia, Francesco d'Assisi?
E Galileo che è rimasto fedele a Gesù, anche quando gli uomini di Gesù lo combattevano ingiustamente?

Si è illuso Alessandro Volta, che amava Gesù con tutta la sua anima? Guglielmo Marconi che ha esclamato: "Sono fiero di credere in Gesù"?

E Madre Teresa di Calcutta? E tanti altri? E tante altre?
No, Fratelli e Sorelle! E' più facile che c'illudiamo noi, ostinandoci nella nostra incredulità.
Ma se Gesù è risorto, la vita ha un senso tutto nuovo.
Ogni giorno è Pasqua: perché ogni giorno è passaggio verso Dio; muore qualcosa di vecchio in noi e facciamo un passo verso la vita.
Ogni giorno è Pasqua: perché ogni giorno io debbo camminare, debbo fare il passo del bene, che è passo verso Dio.

Entriamo in questo spirito: sentiamoci pellegrini verso Dio. Siamo poveri viandanti che possediamo nulla: abbiamo solo la speranza. Questa speranza è Gesù risorto. Aiutiamoci in questo cammino.
Diamoci la mano della carità: non ci mancano" le cose" per essere felici, ci manca "Chi" dà il senso alle cose: Gesù risorto.

Abbiamo camminato in questa Quaresima. Abbiamo camminato in questa Settimana Santa; il cammino continua: diciamo a Dio, a Gesù, che siamo pronti a camminare con Lui.
Diciamo "sì" al nostro Battesimo: è come se in questa notte ricominciasse la storia della nostra salvezza.

"Io penso che tutto sia come la primavera che sboccia, rifiorisce, profuma dopo il gelo dell'inverno" (BENEDETTA BIANCHI PORRO).
Eccovi alcune testimonianze tratte dal libro intitolato: "Ultime lettere dei condannati a morte della Resistenza Italiana" (Editrice Einaudi):
Un giovane di 25 anni scrive: "Oggi verrò fucilato; non piangete per me. Vi attendo tutti in Cielo" (D. BERTINOTTI).

Un giovane di 24 anni dice: "Ho ricevuto i sacramenti e muoio in pace col Signore. Mamma, non pensare al fratello, perché l'ho assistito io alla sua morte. Arrivederci in Paradiso".
Care Sorelle, questo stesso invito ce lo ripete la Madonna: "ARRIVEDERCI IN PARADISO!".

Don Severino GALLO sdb
Fonte:  www.donbosco-torino.it  

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