mons. Roberto Brunelli"C'è un posto col mio nome

C'è un posto col mio nome
mons. Roberto Brunelli
V Domenica di Pasqua (Anno A) (14/05/2017)
Vangelo: Gv 14,1-12 
Due espressioni di Gesù colpiscono particolarmente, nel vangelo odierno (Giovanni 14,1-12) tratto
dai discorsi di Gesù agli apostoli durante l'ultima cena. In quella circostanza, tra l'altro egli ha detto: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti... Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via". Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai: come possiamo conoscere la via?" Gli rispose Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".
La prima espressione che conviene considerare è una consolante promessa: "Vado a prepararvi un posto".
Agli uomini incerti sul senso dei propri giorni, agli uomini delusi da esperienze mortificanti, agli uomini cui vanno stretti i confini di questa vita, ecco un'affascinante prospettiva, la chiara indicazione di una meta. Come un viaggiatore smarritosi durante il cammino non sa più orientarsi e perciò è tentato di sedersi al primo bar, ma ritrova slancio se qualcuno gli indica la strada; come chi bighellona in pantofole e non si decide a muoversi perché non conosce un posto che valga l'impegno del viaggio, subito si organizza se gliene prospettano uno adeguato: così per tutti gli smarriti e gli indolenti è un bello stimolo sapere di avere una meta. E per quanti si sono imbarcati in avventure allo spasimo, quando si accorgono di essere stati avventati ma ritengono di non avere alternative, è un conforto sapere che possono sempre cambiare.
Dunque: per me, come per ciascun altro degli esseri umani passati presenti o futuri, c'è un posto già preparato, col mio nome scritto sopra, sicché non devo temere che qualcuno più svelto o più furbo arrivi a soffiarmelo: o sarò io a occuparlo, o resterà vuoto.
Ma di che posto si tratta? E' un posto invitante, appetibile? E non sarà troppo faticoso arrivarci? Esplicite o implicite, sono le domande di tutti, cui Pietro, nella seconda lettura della Messa odierna (Prima lettera di Pietro 2,4-9) risponde ricordando anzitutto la nostra dignità: "Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa". Gesù risponde più semplicemente ma con parole ancora più avvincenti: "Vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi". Essere per sempre con lui: esiste forse una prospettiva migliore? E se anche richiede impegno, forse che non lo vale?
L'impegno: quale? In che direzione? Come si raggiunge quel posto preparato per noi? A Tommaso che gli pone le stesse domande, Gesù risponde con la seconda espressione basilare del vangelo di oggi: "Io sono la via, la verità e la vita". Per arrivare a quel posto, per conseguire l'unica meta in grado di dare senso al nostro andare di anno in anno, di giorno in giorno, Cristo è la via: occorre cioè aderire a lui, seguire le sue orme, fidarsi delle sue indicazioni di viaggio. Perché lui è l'unico a dare sempre quelle giuste; nel frastuono di voci che ci rimbombano dentro e intorno, tra i tanti sedicenti maestri che ci mitragliano di insegnamenti dagli schermi televisivi o dalla carta stampata, occorre distinguere la "sua" voce, perché Cristo è non una ma "la" verità.
E di fronte agli sforzi immani della scienza che a questa vita sa dare soltanto qualche giorno in più, occorre ricordarlo sempre: lui è l'unico capace di abbattere la barriera della sua conclusione terrena; Cristo è la vita, quella vera, totale, senza fine. E la vita che è lui, nella sua incommensurabile bontà egli intende comunicarla a chi decide di accoglierla, seguendo le sue orme. "Vado a prepararvi un posto, perché dove sono io siate anche voi".
Fonte:http://www.qumran2.net/

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