Don Paolo Zamengo, SDB"Ti amo da morire"
Ti amo da morire Gv 6, 51-59
Cosa sarebbe la nostra vita di fede senza l’Eucarestia? Cosa sarebbe la nostra conoscenza di Dio
senza l’Eucarestia? L’Eucarestia è la presenza sulla terra della vita del cielo, della vita di Dio.
Il mistero di Dio è incontenibile in una definizione ma noi possiamo raccontare questa presenza, totale e reale. Abbiamo l’esperienza che ci avvicina a Dio. Questa esperienza è l’Amore, questo Amore che si fa Eucarestia.
Cosa sarebbe la nostra preghiera senza l’Eucarestia? L’Eucarestia è la presenza reale di Dio che consente alla nostra preghiera di uscire dall’inganno del monologo nel qualche rischiamo di chiuderci parlando solo a noi stessi.
Quando mangiamo il pane eucaristico realizziamo un’intimità che è inconfondibile con le altre sulla terra. Questa intimità nel dialogo della preghiera e nella carne fa sì che la nostra vita sia già da ora vissuta in Dio.
Cosa sarebbe la nostra speranza senza l’Eucarestia? La comunione tra l’uomo e Dio nel pane eucaristico trasforma la nostra speranza di eternità in certezza, perché l’Eterno, nell’Eucarestia, entra in comunione con ciascuno di noi.
L’Eucarestia è la certezza, per noi affaticati e oppressi, che il nostro soffrire è in comunione con il patire di Cristo. Che la sofferenza non è il prodotto del caso beffardo o la punizione da scontare a un dio cinico, per i nostri peccati.
La croce è il luogo e il tempo della più profonda attenzione di Dio per l’uomo. È la via della liberazione dal male perché è la più grande manifestazione della misericordia di Dio e della definitiva certezza che Dio sta dalla parte dell’uomo.
Cosa sarebbe il matrimonio senza Eucarestia? L’eucarestia è il ‘per sempre’ di Dio. Sulla croce Gesù dice e ripete il suo atto d’amore supremo e definitivo a Dio e all’uomo. L’Eucarestia è il ‘per sempre’ di Dio, è il ‘ti amo da morire’ di Gesù per ognuno di noi.
L’Eucarestia è l’eco intramontabile del comandamento di Gesù “amatevi come io vi ho amato”. L’Eucarestia è la misura dell’amore perché è la dimensione dell’amore con cui Gesù ci ama.
Cosa sarebbe la vita dell’uomo e la sua libertà senza l’Eucarestia? L’Eucarestia, Dio che si fa carne della nostra carne, è il sigillo della nostra dignità, della dignità della persona umana fatta di corpo e anima. L’Eucarestia è la porta attraverso cui entriamo in comunione con Dio e partecipiamo alla sua libertà. Questa libertà ci permette di conoscere e scegliere il bene, perché Dio è il bene assoluto. L’Amore non resta incatenato al male. È libertà, perché l’Eucarestia ci dà la vera possibilità di conoscere e scegliere il bene
Un bambino aveva piantato un seme che poi era cresciuto ed era diventato un grande albero. Anche il ragazzino era cresciuto e adesso voleva sposarsi. Ma non aveva soldi. Così l'albero gli disse: "Prendi i miei frutti e vai al mercato, avrai i soldi per il tuo matrimonio". Qualche anno dopo, la famiglia si ingrandì con l'arrivo dei figli. In casa non c'era più posto. Ma il giovane non aveva soldi per un'altra casa: "Prendi i miei rami, tagliali e fatti una nuova casa". Dopo qualche anno il giovane tornò dall'albero: era inverno e faceva freddo. L'albero gli disse: "Prendi il mio tronco, taglialo e brucialo, così avrai calore per te e i tuoi bambini". Il giovane gli disse: "Se faccio questo, tu morirai". "È vero, disse l'albero, è il mio dono per te: io sono solo un albero: per questo sono nato ". E prima di tagliarlo, il giovane lo ringraziò e gli disse: "Albero, tu non morirai, tu vivrai in me".
Gesù, in croce, senza essere udito da nessuno, ha sussurrato: “Vi amo da morire, vivrò in voi”.
Cosa sarebbe la nostra vita di fede senza l’Eucarestia? Cosa sarebbe la nostra conoscenza di Dio
senza l’Eucarestia? L’Eucarestia è la presenza sulla terra della vita del cielo, della vita di Dio.
Il mistero di Dio è incontenibile in una definizione ma noi possiamo raccontare questa presenza, totale e reale. Abbiamo l’esperienza che ci avvicina a Dio. Questa esperienza è l’Amore, questo Amore che si fa Eucarestia.
Cosa sarebbe la nostra preghiera senza l’Eucarestia? L’Eucarestia è la presenza reale di Dio che consente alla nostra preghiera di uscire dall’inganno del monologo nel qualche rischiamo di chiuderci parlando solo a noi stessi.
Quando mangiamo il pane eucaristico realizziamo un’intimità che è inconfondibile con le altre sulla terra. Questa intimità nel dialogo della preghiera e nella carne fa sì che la nostra vita sia già da ora vissuta in Dio.
Cosa sarebbe la nostra speranza senza l’Eucarestia? La comunione tra l’uomo e Dio nel pane eucaristico trasforma la nostra speranza di eternità in certezza, perché l’Eterno, nell’Eucarestia, entra in comunione con ciascuno di noi.
L’Eucarestia è la certezza, per noi affaticati e oppressi, che il nostro soffrire è in comunione con il patire di Cristo. Che la sofferenza non è il prodotto del caso beffardo o la punizione da scontare a un dio cinico, per i nostri peccati.
La croce è il luogo e il tempo della più profonda attenzione di Dio per l’uomo. È la via della liberazione dal male perché è la più grande manifestazione della misericordia di Dio e della definitiva certezza che Dio sta dalla parte dell’uomo.
Cosa sarebbe il matrimonio senza Eucarestia? L’eucarestia è il ‘per sempre’ di Dio. Sulla croce Gesù dice e ripete il suo atto d’amore supremo e definitivo a Dio e all’uomo. L’Eucarestia è il ‘per sempre’ di Dio, è il ‘ti amo da morire’ di Gesù per ognuno di noi.
L’Eucarestia è l’eco intramontabile del comandamento di Gesù “amatevi come io vi ho amato”. L’Eucarestia è la misura dell’amore perché è la dimensione dell’amore con cui Gesù ci ama.
Cosa sarebbe la vita dell’uomo e la sua libertà senza l’Eucarestia? L’Eucarestia, Dio che si fa carne della nostra carne, è il sigillo della nostra dignità, della dignità della persona umana fatta di corpo e anima. L’Eucarestia è la porta attraverso cui entriamo in comunione con Dio e partecipiamo alla sua libertà. Questa libertà ci permette di conoscere e scegliere il bene, perché Dio è il bene assoluto. L’Amore non resta incatenato al male. È libertà, perché l’Eucarestia ci dà la vera possibilità di conoscere e scegliere il bene
Un bambino aveva piantato un seme che poi era cresciuto ed era diventato un grande albero. Anche il ragazzino era cresciuto e adesso voleva sposarsi. Ma non aveva soldi. Così l'albero gli disse: "Prendi i miei frutti e vai al mercato, avrai i soldi per il tuo matrimonio". Qualche anno dopo, la famiglia si ingrandì con l'arrivo dei figli. In casa non c'era più posto. Ma il giovane non aveva soldi per un'altra casa: "Prendi i miei rami, tagliali e fatti una nuova casa". Dopo qualche anno il giovane tornò dall'albero: era inverno e faceva freddo. L'albero gli disse: "Prendi il mio tronco, taglialo e brucialo, così avrai calore per te e i tuoi bambini". Il giovane gli disse: "Se faccio questo, tu morirai". "È vero, disse l'albero, è il mio dono per te: io sono solo un albero: per questo sono nato ". E prima di tagliarlo, il giovane lo ringraziò e gli disse: "Albero, tu non morirai, tu vivrai in me".
Gesù, in croce, senza essere udito da nessuno, ha sussurrato: “Vi amo da morire, vivrò in voi”.
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