#PANEQUOTIDIANO, «Venuta una vedova povera, vi gettò due monetine»

La Liturgia di Sabato 10 Giugno 2017   VANGELO (Mc 12,38-44) Commento:Rev. D. Enric PRAT i Jordana (Sort, Lleida, Spagna)
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi,
che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Parola del Signore
«Venuta una vedova povera, vi gettò due monetine»
Rev. D. Enric PRAT i Jordana 
(Sort, Lleida, Spagna)
Oggi, come ai tempi di Gesù, i devoti –e ancor di più i “professionisti” della religione- possiamo soffrire la tentazione di una classe di ipocrisia spirituale, espressa in atteggiamenti vanitosi, giustificati dall’illusione di sentirci migliori degli altri: per un qualcosa, ci consideriamo i credenti, i praticanti... i puri! Almeno nel foro interno della nostra coscienza, a volte, forse ci sentiamo così; senza arrivare, tuttavia a “lasciarci vedere che preghiamo” e, meno ancora a che “ci impadroniamo dei beni altrui”.

In contrasto evidente con i maestri della Legge, il Vangelo ci offre il gesto semplice, diremmo insignificante, di una donna vedova che suscitò l’ammirazione di Gesù: «Venne una vedova povera, vi gettò due monetine» (Mc 12,42). Il valore materiale del donativo era quasi nullo. Ma la volontà di quella donna era ammirevole, eroica: diede tutto quello che aveva per vivere.

In questo gesto, Dio e gli altri si avanzavano a lei e alle sue necessità. Lei rimaneva totalmente nelle mani della Provvidenza. Non le restava nessun’altra cosa a cui afferrarsi, perché aveva messo tutto volontariamente al servizio di Dio e per l’aiuto ai bisognosi. Gesù –che vide quel gesto- giudicò il dimenticarsi di sé stessa e il desiderio di glorificare Dio e di aiutare i poveri, come il donativo più importante di tutti quelli che erano stati fatti –chissà ostentatamente- in quello stesso luogo.

Tutto ciò indica che la scelta fondamentale e salvifica la troviamo nel nucleo della propria coscienza, quando decidiamo aprirci a Dio e vivere per aiutare il prossimo; il valore della scelta non viene calcolato sulla qualità o quantità dell’operato, ma dalla purezza dell’intenzione e la generosità dell’amore.
Le parole di un grande Papa 

Risultati immagini per Giovanni Paolo IINon abbiate paura di apparire diversi e di venire criticati per ciò che può apparire perdente e fuori moda. I vostri coetanei e specialmente coloro che sembrano più lontani dalla mentalità e dai valori del Vangelo, hanno un profondo bisogno di vedere qualcuno che osi vivere secondo la pienezza di umanità manifestata da Gesù Cristo.
Giovanni Paolo II








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