Don Paolo Zamengo, SDB"La nuova via "

La nuova via      Mt 11, 25-30
Gesù è come incantato, estasiato davanti ai piccoli che lo seguono e lo ascoltano: Ti rendo lode,
Padre, perché queste cose le hai ri¬velate ai piccoli. I piccoli di cui è pieno il vangelo, gli ultimi della fila che sono i pre¬feriti di Dio.
Gesù è il più piccolo dei piccoli: nasce come come figlio di povera gente, nasce in una stalla, non ha in ma¬no nessun potere e il suo trono è la croce, si compie su di u¬na croce. “Venite a me, voi tutti, che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”.
“Sono le persone inutili gente destinata a perdersi  che nell'anima ha troppi lividi che non si difende più e si ammala prima o poi.  Perché le persone inutili sono sole sono fragili e non prenderanno mai né medaglie né trofei ma amano ogni giorno molto più di noi. Tutte le persone inutili vinceranno prima o poi ma non lo sapranno mai e nel loro paradiso non ci andremo noi”. (Paolo Vallesi, Le persone inutili)
“Ecco tutti gli zeri del mondo  sono loro che chiudono il cerchio  di un destino fin troppo scontato  … Sono grato agli zeri del mondo  per la loro assoluta pazienza  perché vogliono, osano, credono  rispettando la loro coscienza”. (Renato Zero, Gli zeri del mondo)
Gesù non viene per comandare, imporre obbli¬ghi e divieti; Gesù viene portando e seminando la pace. Gesù non dà altri pesi o pesi nuovi, ma fa una promessa: il regno di Dio è iniziato, è qui, ed è pace e gioia nello Spirito.
E se ti lasci riempire dalla pace del Signore, allora il tuo cuore tracima, invade e contagia, poi a decine, a migliaia attorno  sono confortati, trova¬no ristoro.
“Imparate da me, che sono mite e umile di cuore”. Im¬parate dal mio cuore. Cristo si impara imparandone il cuore, cioè il modo di ama¬re. Gesù è il maestro è il cuore. La pace si impara. La pie¬nezza della vita si impara. A vivere si impara, tutto si impara imparan¬do il cuore di Dio.
Imparate dal mio modo di amare: umile, senza arro¬ganza o presunzione, e mite, senza violen¬za. Ristoro dell'esistenza di ciascuno è un amore umile e mite, una creatura in pace, che diffonde un senso di serenità nell'arsu¬ra del vivere. E la nostra vi¬ta si rinfranca accanto alla sua.
Inizia, allora, la scuola del cuore, per tutti, bambi¬ni e anziani, donne e uomi¬ni, preti e laici, per noi che ci sentiamo intelligen¬ti, ma che corriamo il rischio di restare degli analfabeti del cuore. Funzionari delle regole e analfabeti del cuo¬re. Perché Dio non è un con¬cetto, non è una regola, un’idea: Dio è il cuore dolce e forte della vita.
Dice Gesù: “Prendete su di voi il mio giogo. Il mio giogo è dolce e il mio carico legge¬ro”. Nella Bibbia giogo indica la leg¬ge: Prendete su di voi la mia legge. Prendete su di voi l'amore, l’amore è un re leggero, è un tiran¬no amabile, che neanche per un istante ferisce il cuo¬re, non colpisce ciò che è al cuore dell'uomo, ma è in¬stancabile nel generare, partorire, curare, conforta¬re, dare ristoro. È il maestro di una vi¬ta piena, con dentro il gusto e il calore di Dio.

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