PADRE TIZIANO SOFIA, "LA MANO CHE CI AFFERRA
13 agosto 2017 | 19a Domenica T. Ordinario - A | Omelia
LA MANO CHE CI AFFERRA
Bisogna aver provato almeno una volta durante la vita una esperienza MORTALE, quando non c'è più
niente da fare per uscirne vivi. E poi eccoti del tutto insperato l'aiuto. Può essere un medico, un amico, un sacerdote, un estraneo, uno sconociuto. UNA MANO AMICA. "An helping hand", titolo di un cortometraggio su un missionario che, contro militari e guerrigiieri, ha salvato la vita a molti indigeni.
Se la MANO che aiuta è quella di un Dio umanizzatosi, c'è da star sicuri. Una mano d'uomo forte (era falegname!), con la potenza divina. Era, è DIO! Cristo...
A volte per colpa nostra o per manovre diaboliche di uomini, persino di amici, o peggio di gente che si è voluto aiutare davvero, eccoti in pericolo prossimo di vita. Me la caverò? Pietro non se l'è cavata, perchè pensava di sapercela fare. Chiede a Gesù di poter camminare sulle acque, poi la sua fiducia vacilla. Sta per affondare e nel buio quasi totale eccoti AN HELPING HAND! Di Dio.
L'esperienza mortale di Eiia
Re e regina in Israele stanno facendo affondare Israele nella idolatria. Elia non ha peli sulla lingua. Attacca la regina Gezabele, donna tragica, disposta a tutto, anche alla morte di Elia.
Si sente solo. Nel deserto, ai piedi del monte Oreb, cerca una caverna che gli dia sicurezza notturna. Macchè! Dio gli ordina di lasciare quella "sicurezza". Vuole essere Lui la sicurezza.
FUORI cosa incontra? Vento impetuoso che spacca i monti, non Dio. Poi un terremoto. Non era Dio. Fuoco divampante. No Dio.
UNA BREZZA LEGGERA era Dio, finalmente! Un Dio "strano", pura brezza. Pura presenza invisibile, un giorno, quando persino suo Figlio sta morendo. Si sente abbandonato dal Padre. MUORE, MA NELLE BRACCIA DEL PADRE. La più bella morte "sicura". Al resto ci penserà il Padre, che lo fece risuscitare. Ecco la risposta.
Le esperienze mortali di Paolo
Povero Paolo! I suoi connazionali EBREI ovunque fanno di tutto per eliminarlo. Basta leggere GLI ATTI DEGLI APOSTOLI e le lettere di Paolo. Che gentaglia... Ed era gente del popolo di Dio! E Dio dove stava? Non poteva far cambiare idea all'imperatore di Roma che lo manda a decapitare? Tanto per lui uno più uno meno... Gesù era suddito facente parte di un popolo strano, costantemente in opposizione alla potenza romana. Colpevole o no, era ebreo! Un ebreo però che arrivò ad affermare in un momento di "grande dolore e di sofferenza continua": "VORREI ESSERE MANDATO ALL'INFERNO, separato da Cristo, pur di far tornare il mio popolo a Dio!".
E dire che più di così Dio non poteva fare e dare per il "suo" popolo! Ecco i privilegi:
- figli di Dio per adozione
- l'onore di essere membri di un popolo santo, scelto da Dio
- una ottima legislazione
- un culto diverso da quello di tutti gli altri popoli
- ma soprattutto l'ALLEANZA come garanzia eterna di vita
- garanzia di una promessa: un piccolo popolo diventa erede nientemeno che della ricchezza di Dio: DIO STESSO.
Niente da fare! Arriveranno a mettere in croce l'inviato di Dio.
Siamo un po' tutti "ebrei" ribelli! Riceviamo corpo, anima, battesimo, Spirito, Eucaristia, talenti per vivere dignitosamente... E noi optiamo di allearci con il nemico, il Diavolo, colui che vuole scatenare I'umanità contro Dio. Macchè Dio, Gesù, Papa, Parola, sacramenti, preghiera, speranza, fede, carità! Liberiamoci da tutte queste anticaglie e cammineremo spediti! Sopra la terraferma o sopra le acque furiose?
Il solito Pietro, il suo lato negativo
Pescatore, chiamato a pescare uomini, non più pesci. Ma I'arte dovrà impararla da Cristo, non dalla sua esperienza lagunare. L'errore di Gesù ben programmato: mai andare in barca su certi laghi tra le montagne dopo le ore 14. Sono problemi climatici che scatenano venti impetuosi e quindi onde spaventose. L'ho provato sul lago Atlitàn in Guatemala. Mai più!
Pietro si sentiva già "capetto", quindi capace di farcela sempre. Ma le onde infernali hanno il sopravvento sul guscio di noce. Non c'è santo che tenga... a meno che sia Gesù, però a patto che ci si fidi ciecamente. Pietro chiede di camminare sulle acque, ma poi - vedendo che ce la faceva - si ringalluzzì da spavaldo. Ed ecco il pericolo mortale e l'urlo disperato, finalmente:
"SIGNORE, SALVAMI!".
AN HELPIG HAND potente, sicura, divina. Era Gesù per loro. E' Gesù per noi: LA MANO DI DIO! Persino la natura si mette in ginocchio con gli apostoli: IL VENTO CESSO'. Caso unico nella storia.
E noi? E' la strategia di Dio che ci salva
Prima o dopo, magari nel momento della morte, eccoti la tempesta, lo spavento per la paura di perdere la vita. Tutto programmato da Dio, perchè vuole che esca dalla nostra bocca, proveniente dal cuore il grido di Pietro e il finale: "DAVVERO SEI FIGLIO DI DIO!
Padre Tiziano SOFIA SDB
Fonte:http://www.donbosco-torino.it/
LA MANO CHE CI AFFERRA
Bisogna aver provato almeno una volta durante la vita una esperienza MORTALE, quando non c'è più
niente da fare per uscirne vivi. E poi eccoti del tutto insperato l'aiuto. Può essere un medico, un amico, un sacerdote, un estraneo, uno sconociuto. UNA MANO AMICA. "An helping hand", titolo di un cortometraggio su un missionario che, contro militari e guerrigiieri, ha salvato la vita a molti indigeni.
Se la MANO che aiuta è quella di un Dio umanizzatosi, c'è da star sicuri. Una mano d'uomo forte (era falegname!), con la potenza divina. Era, è DIO! Cristo...
A volte per colpa nostra o per manovre diaboliche di uomini, persino di amici, o peggio di gente che si è voluto aiutare davvero, eccoti in pericolo prossimo di vita. Me la caverò? Pietro non se l'è cavata, perchè pensava di sapercela fare. Chiede a Gesù di poter camminare sulle acque, poi la sua fiducia vacilla. Sta per affondare e nel buio quasi totale eccoti AN HELPING HAND! Di Dio.
L'esperienza mortale di Eiia
Re e regina in Israele stanno facendo affondare Israele nella idolatria. Elia non ha peli sulla lingua. Attacca la regina Gezabele, donna tragica, disposta a tutto, anche alla morte di Elia.
Si sente solo. Nel deserto, ai piedi del monte Oreb, cerca una caverna che gli dia sicurezza notturna. Macchè! Dio gli ordina di lasciare quella "sicurezza". Vuole essere Lui la sicurezza.
FUORI cosa incontra? Vento impetuoso che spacca i monti, non Dio. Poi un terremoto. Non era Dio. Fuoco divampante. No Dio.
UNA BREZZA LEGGERA era Dio, finalmente! Un Dio "strano", pura brezza. Pura presenza invisibile, un giorno, quando persino suo Figlio sta morendo. Si sente abbandonato dal Padre. MUORE, MA NELLE BRACCIA DEL PADRE. La più bella morte "sicura". Al resto ci penserà il Padre, che lo fece risuscitare. Ecco la risposta.
Le esperienze mortali di Paolo
Povero Paolo! I suoi connazionali EBREI ovunque fanno di tutto per eliminarlo. Basta leggere GLI ATTI DEGLI APOSTOLI e le lettere di Paolo. Che gentaglia... Ed era gente del popolo di Dio! E Dio dove stava? Non poteva far cambiare idea all'imperatore di Roma che lo manda a decapitare? Tanto per lui uno più uno meno... Gesù era suddito facente parte di un popolo strano, costantemente in opposizione alla potenza romana. Colpevole o no, era ebreo! Un ebreo però che arrivò ad affermare in un momento di "grande dolore e di sofferenza continua": "VORREI ESSERE MANDATO ALL'INFERNO, separato da Cristo, pur di far tornare il mio popolo a Dio!".
E dire che più di così Dio non poteva fare e dare per il "suo" popolo! Ecco i privilegi:
- figli di Dio per adozione
- l'onore di essere membri di un popolo santo, scelto da Dio
- una ottima legislazione
- un culto diverso da quello di tutti gli altri popoli
- ma soprattutto l'ALLEANZA come garanzia eterna di vita
- garanzia di una promessa: un piccolo popolo diventa erede nientemeno che della ricchezza di Dio: DIO STESSO.
Niente da fare! Arriveranno a mettere in croce l'inviato di Dio.
Siamo un po' tutti "ebrei" ribelli! Riceviamo corpo, anima, battesimo, Spirito, Eucaristia, talenti per vivere dignitosamente... E noi optiamo di allearci con il nemico, il Diavolo, colui che vuole scatenare I'umanità contro Dio. Macchè Dio, Gesù, Papa, Parola, sacramenti, preghiera, speranza, fede, carità! Liberiamoci da tutte queste anticaglie e cammineremo spediti! Sopra la terraferma o sopra le acque furiose?
Il solito Pietro, il suo lato negativo
Pescatore, chiamato a pescare uomini, non più pesci. Ma I'arte dovrà impararla da Cristo, non dalla sua esperienza lagunare. L'errore di Gesù ben programmato: mai andare in barca su certi laghi tra le montagne dopo le ore 14. Sono problemi climatici che scatenano venti impetuosi e quindi onde spaventose. L'ho provato sul lago Atlitàn in Guatemala. Mai più!
Pietro si sentiva già "capetto", quindi capace di farcela sempre. Ma le onde infernali hanno il sopravvento sul guscio di noce. Non c'è santo che tenga... a meno che sia Gesù, però a patto che ci si fidi ciecamente. Pietro chiede di camminare sulle acque, ma poi - vedendo che ce la faceva - si ringalluzzì da spavaldo. Ed ecco il pericolo mortale e l'urlo disperato, finalmente:
"SIGNORE, SALVAMI!".
AN HELPIG HAND potente, sicura, divina. Era Gesù per loro. E' Gesù per noi: LA MANO DI DIO! Persino la natura si mette in ginocchio con gli apostoli: IL VENTO CESSO'. Caso unico nella storia.
E noi? E' la strategia di Dio che ci salva
Prima o dopo, magari nel momento della morte, eccoti la tempesta, lo spavento per la paura di perdere la vita. Tutto programmato da Dio, perchè vuole che esca dalla nostra bocca, proveniente dal cuore il grido di Pietro e il finale: "DAVVERO SEI FIGLIO DI DIO!
Padre Tiziano SOFIA SDB
Fonte:http://www.donbosco-torino.it/
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