#PANEQUOTIDIANO,"La purezza del cuore..."
La Liturgia di Martedi 8 Agosto 2017 VANGELO (Mt 15,1-2.10-14) Commento:Monaci Benedettini Silvestrini
In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
Parola del Signore
Monaci Benedettini Silvestrini
La purezza del cuore...
Illusorio pensare che le macchie dell'anima si possano mondare con esterne abluzioni. Scribi e farisei avevano finito per crederci, vittime come erano dei loro esterni formalismi. Si credeva che certe tradizioni ormai avessero il valore di precetto e di conseguenza la loro omissione indurrebbe al peccato. Ecco pronta la insidiosa domanda di alcuni scribi: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». Gesù ancora una volta tenta di correggere quelle erronee ed inveterate convinzioni: si rivolge alla folla, vittima involontaria anch'essa degli stessi errori e dice: «Ascoltate e intendete! Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!». I farisei si scandalizzano a quelle parole di Gesù quasi fossero una incentivazione a delinquere. Allora il divino Maestro deve assumere un tono più duro e severo e vedere quei comportamenti in chiave di salvezza eterna: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo».
Don Luciano Sanvito
Restiamo saldi e ancorati alla roccia che è il Cristo e la sua Parola.
Tutto il resto viene di conseguenza.
Tutto ciò che non si collega a Dio e alla sua azione di salvezza finirà comunque "in un fosso", come occasione di cecità morale.
Tutto quello che invece val la pena di accogliere come volontà di Dio, finirà nel nostro cuore e sarà destinato ad essere azione di salvezza.
Non abbiamo dunque paura di quello che entra, ma di quello che esce da noi.
ACCOGLIERE IL REGNO CI GARANTISCE LA PUREZZA DEL CUORE
In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
Parola del Signore
Monaci Benedettini Silvestrini
La purezza del cuore...
Illusorio pensare che le macchie dell'anima si possano mondare con esterne abluzioni. Scribi e farisei avevano finito per crederci, vittime come erano dei loro esterni formalismi. Si credeva che certe tradizioni ormai avessero il valore di precetto e di conseguenza la loro omissione indurrebbe al peccato. Ecco pronta la insidiosa domanda di alcuni scribi: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». Gesù ancora una volta tenta di correggere quelle erronee ed inveterate convinzioni: si rivolge alla folla, vittima involontaria anch'essa degli stessi errori e dice: «Ascoltate e intendete! Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!». I farisei si scandalizzano a quelle parole di Gesù quasi fossero una incentivazione a delinquere. Allora il divino Maestro deve assumere un tono più duro e severo e vedere quei comportamenti in chiave di salvezza eterna: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo».
Don Luciano Sanvito
Restiamo saldi e ancorati alla roccia che è il Cristo e la sua Parola.
Tutto il resto viene di conseguenza.
Tutto ciò che non si collega a Dio e alla sua azione di salvezza finirà comunque "in un fosso", come occasione di cecità morale.
Tutto quello che invece val la pena di accogliere come volontà di Dio, finirà nel nostro cuore e sarà destinato ad essere azione di salvezza.
Non abbiamo dunque paura di quello che entra, ma di quello che esce da noi.
ACCOGLIERE IL REGNO CI GARANTISCE LA PUREZZA DEL CUORE
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