Wilma Chasseur "In quale Dio crediamo?"

In quale Dio crediamo?
Wilma Chasseur  
XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (08/10/2017)
  Visualizza Mt 21,33-43
L'anno liturgico va di pari passo con l'anno agricolo:è tempo di vendemmia e la vigna è l'ambiente

fisso di queste ultime domeniche e questa volta non abbiamo solo a che fare con due figli
recalcitranti, ma con tutta una squadra di servi malvagi. E anche questa volta ci viene detto chiaro e
tondo che la parabola Gesù la rivolge proprio agli anziani e ai capi dei sacerdoti e mostra con i fatti
che“i peccatori e i pubblicani vi passano avanti”! Ma perché mai? Fino a poco tempo fa non capivo
il perché e mi chiedevo a cosa potesse essere dovuto questo sorpasso improvviso. Se erano
peccatori erano dei poveri miserabili e in quanto tali non potevano certamente sorpassare nessuno,
pensavo tra me. Poi mi si sono spalancati gli occhi. Ho capito che non “ in quanto tali” erano
migliori, ma proprio perché non rimanevano tali anzi, si convertivano. Ecco svelato il perché
“passano avanti”: perché si convertono e solo quando si convertono. I peccatori e i pubblicani
rimasti tali non passano proprio davanti a nessuno: si devono convertire per poterlo fare. Ma una
volta convertiti sfrecciano davanti ai capi dei sacerdoti e agli anziani alla velocità della luce. Mentre
questi rimangono indietro proprio perché non si convertono. E oggi vediamo che diventano
addirittura omicidi e da sorpassati diventano esclusi: la vigna viene data ad altri.
 Non preoccupatevi!
Ma vorrei soffermarmi ora sulla bellissima seconda lettura di san Paolo “ Fratelli non angustiatevi
per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e
lacrime”. E sperimenterete la pace di Dio che elimina ogni ansietà.
NON ANGUSTIATEVI! Alzi la mano chi non ha qualche angustia. Ebbene oggi voglio darvi un
consiglio: rifiutate di inquietarvi. Non contemplate continuamente le cose che vi rattristano; salite al
piano superiore, contemplate le cause della gioia, non della tristezza. Ci sarà pur nella vostra
giornata qualcuno che vi ha fatto una telefonata, un sorriso, un piccolo servizio ecc. Contemplatelo
in ogni dettaglio, scovatelo col microscopio se occorre, ma fissatevi su quello, se no ne uscite
cucinati! Fritti o impanati il nemico finirà per cucinarvi. Fatevi furbi. Gesù ha detto “chiedete e vi
sarà dato affinché la vostra gioia sia piena”. Avete visto? E' sua volontà che siamo nella gioia.
Rifiutatevi di dubitare che Lui vi voglia nella gioia e in alto i cuori!
 Il Dio del chissà...
Noi quando preghiamo rivolgiamo sì a Dio una preghiera, ma sotto sotto, pensiamo “chissà se
ascolta”.
Quando chiediamo una grazia, pensiamo “chissà se Dio me la dà”.
Quando abbiamo bisogno di un aiuto, lo chiediamo ma pensiamo “chissà se Dio lo vuole”. Ebbene
sapete in quale Dio crediamo quando preghiamo così? Crediamo nel Dio del chissà... Ora Dio è il
Dio del sì e non del chissà?
Eccovi tre regolette per credere nel vero Dio: quando vi mettete a pregare, ancor prima di iniziare
siate assolutamente certi che Dio ascolta, Dio vuole, Dio può
Se volete che il Dio della pace sia con voi dovete credere al Dio vivo e vero che è vostro padre e
vuole il vostro bene e non al Dio del chissà.

Fonte:www.qumran2.net/

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