MONASTERO DI RUVIANO"CIRCONCISIONE DEL SIGNORE MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO"

(Maestro dell'Albero della Vita - notizie sec. XIV prima metà – : Circoncisione di Gesù                       


/ Bergamo Basilica di S. Maria Maggiore)
CIRCONCISIONE DEL SIGNORE
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2, 16-21
Il primo giorno dell’anno … e nella liturgia risuona il Santissimo Nome di Gesù, infatti nel passo
dell’Evangelo di Luca che la Chiesa oggi proclama in tutto il mondo è narrato un mistero essenziale e luminosissimo della nostra fede: la circoncisione di Gesù! Quella fu l’ora in cui il Figlio di Dio, venuto nella nostra carne, entrò a far parte davvero del Popolo santo di Dio, del Popolo dell’Alleanza e delle Benedizioni, il popolo di Israele in cui Dio volle piantare la sua tenda per tutti gli uomini (cfr Sir 24,8); quella fu l’ora in cui gli venne imposto il nome che, secondo il racconto di Luca l’angelo rivelò a Maria quando le chiese l’assenso ad essere Madre del Messia (cfr Lc 1, 30-33) e, secondo il racconto di Matteo, l’angelo in sogno rivelò a Giuseppe spiegandogli anche il perché proprio di quel nome: “Tu lo chiamerai Gesù, infatti egli salverà il suo popolo” (cfr Mt 1,21)! Jeshu'a, forma aramaica dell’ebraico Jehoshu'a … Gesù, cioè “Il Signore salva”!

E’ vero: in quel nome c’è salvezza!

In quel nome c’è la nostra pace, con quel nome sulle labbra noi vogliamo spirare e consegnaci a Lui che ci ama e ci salva! Quel nome è la nostra pace, lì possiamo traovare il senso del nostro vivere, delle nostre lotte, delle nostre speranze … in quel nome santissimo!

Oggi contemplando la sua circoncisione all’ottavo giorno, secondo la Legge (cfr Lev 12,3), ci ricordiamo che la sua carne di ebreo ci salva, la sua carne di uomo inserito in quell’Alleanza stratta da Dio con Abramo, con Mosè, con David ci salva! Se Gesù non fosse circonciso all’ottavo giorno non sarebbe ebreo e quindi non potrebbe essere il Messia atteso da Israele e dunque salvatore di tutte le genti e benedizione per tutte le genti (cfr Gen 12,3b).

Oggi, contemplando la sua circoncisione possiamo celebrare davvero la pace ed invocarla! Infatti in Lui, in Gesù, “è fatta pace tra i due popoli”, come scrive l’autore della Lettera ai cristiani di Efeso (2,114) e “non c’è più né Giudeo né Greco, né uomo né donna, né schiavo né libero ma tutti siamo uno in lui” (cfr Gal 3,28)! … la sua carne circoncisa permette a tutti gli gli uomini di tutte le genti di accedere all’Alleanza, al sogno di Dio e alla pace di Dio, a quello Shalom che Dio vuole riversare su tutti gli uomini che Egli ama, come hanno cantato gli angeli nella notte santa del Natale (cfr Lc 2, 14).

Il grande papa Paolo VI, dal primo di gennaio del 1968, (ora sono 50 anni!) volle che il primo giorno dell’anno fosse, in tutta la Chiesa, un giorno di particolare preghiera per la pace; non una pace generica, non una sospensione delle guerre ma quella pace che è unificazione personale, che è unificazione che porta all’unità anche e soprattutto delle diversità! Una pace, quella che noi cristiani invochiamo in questo primo giorno dell’anno, che ha le sue radici in Colui che “è la nostra pace” (cfr Ef 2, 14-17), Colui che ha portato la pace nascendo dalla carne di una donna che oggi nientedimeno invochiamo come Madre di Dio … sì, Dio, in Cristo Gesù, ha scelto la nostra umanità, ci ha scelti, divenendo uno di noi, facendo di una di noi la Madre del Verbo eterno e dunque Madre di Dio!

Tutto questo ci ricolma di stupore, tutto questo ci colma di responsabilità; tutto questo ci chiede di essere pacificatori (cfr Mt 5,9) come Lui è stato pacificatore unificando in sé, nella sua carne, nel suo sangue, tutta l’umanità! Colui che ha riunito in sé i figli di Dio dispersi (cfr Gv 11, 52). Lui, circonciso all’ottavo giorno, figlio di Israele e Messia atteso e salvatore di tutte le genti!

Tenendo lo sguardo fisso su di Lui corriamo in questo anno di grazia che inizia verso la meta che è sempre e solo Lui! Una meta che non delude!



P. Fabrizio Cristarella Orestano

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