p. José María CASTILLO"VIDERO DOVE DIMORAVA E RESTARONO CON LUI"

II TEMPO ORDINARIO – 14 gennaio 2018 - Commento al Vangelo
VIDERO DOVE DIMORAVA E RESTARONO CON LUI

di p. José María CASTILLO

Gv 1,35-42

[In quel tempo] Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Secondo il IV vangelo, i primi discepoli di Gesù appartenevano al gruppo dei discepoli che si erano riuniti intorno a Giovanni Battista. Per lo stesso Giovanni non fu un piccolo inconveniente il fatto che lo abbandonarono e se ne andarono con Gesù. Poco dopo, quando si verificarono attriti tra i discepoli di Giovanni e quelli di Gesù (Gv 3,25-26), Giovanni stroncò le rivalità con una frase geniale: “Lui deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3,30). Il Vangelo non tollera protagonismi o proselitismi.
Quelli che si misero a seguire Gesù volevano vedere dove viveva. Non appena lo videro, restarono con lui e si convinsero che era il Messia. Il luogo dove uno vive indica lo stile di vita che ha. Gesù ha detto che quelli che vivono con lusso vivono nei palazzi dei re (Mt 11,8). E questo - il genere di vita e la maniera di vivere - convince e trascina. O al contrario, quello che scandalizza ed allontana. Inoltre, questo è contagioso. Allo stesso modo la maniera di vivere che attrae e la sua opposta, quella che disgusta.
In questo racconto, proprio all’inizio della convivenza dei discepoli con Gesù il vangelo di Giovanni mette già la confessione di quei discepoli riguardo alla condizione di Messia (Salvatore e Liberatore) propria di Gesù. E Gesù fin dal primo momento cambia il nome al figlio di Giovanni e fratello di Andrea per designarlo d’ora in poi come “Pietro”. L’autore del IV vangelo ha scritto questo quando già la figura di Pietro era riconosciuta nella sua qualità di “pietra” tra i primi cristiani.


Fonte:http://www.ildialogo.org

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