PADRE TIZIANO SOFIA, "QUEI DUE DI BETLEMME e l'EPIFANIA DIVINA"

6 gennaio 2018   - Epifania di Gesù |  Letture - Omelie
QUEI DUE DI BETLEMME e l'EPIFANIA DIVINA

Lei una ragazza sui 15-16 anni, di nome Maria. Lui un BAMBIN0 come tutti, di nome Gesù.

Lei "ragazza-madre", quindi peccatrice secondo la Legge.
Lui "figlio illegittimo", nato fuori matrimonio da papà.

Ma attorno a quella grotta quella notte ci fu un movimento strano di personaggi di ogni ceto: angeli, pastori, re magi e, dopo poche settimane, soldataglia alla caccia di bambini da strappare alle mamme e da uccidere per ordine di un reuccio di nome Erode. E con costui una schiera di gente terrorizzata per la presenza di quelle due creaturine deboli e povere:
Lei, Maria Lui, Gesù.
Costoro, fossero stati almeno ricchi, con tanti servi, con una villa sontuosa, guardie del corpo, tante armi... Niente! Solo un asino, un bue e un uomo, Giuseppe, sì di discendenza regale (da Davide) ma ormai decaduto da anni. E neppure papà fisiologico di quel Bambino. Soltanto "papà volontario" per poter dare un nome a quel Bambino e proteggerlo.
E tutti e tre eccoteli andare all'estero, fuggiaschi. Non per decisione loro, ma per ordine di un personaggio alquanto estraneo alla nostra terra: un cosiddetto ANGELO.
C'era QUALCUNO dietro a questi poveracci che li guidava misteriosamente, quando ancora non c'erano i nostri mezzi-media di comunicazione velocissima. Quel Qualcuno si faceva chiamare semplicemente PADRE. Ma si diceva che era nientemeno che Dio, il quale per mezzo di un "altro Dio", chiamato Spirito, lasciò quella ragazzina incinta, senza nessun atto sessuale. E come? Diceva quel Signore:

"NULLA è IMPOSSIBILE A DIO!".

Ma quel Bambino era o non era Dio se suo Padre era Dio? E che prove c'erano che il papà di quel Bambino era Dio?
Ancora: ma dove volevano arrivare con quella fecondazione, che venne chiamata INCARNAZIONE? Quando siamo stati concepiti noi, non si parlò e non si parla di incarnazione, ma semplicemente di concepimento, che a sua volta, non è opera a due, ma a tre: ci vuole un germe maschile, un ovulo femminile. Ma l'anima? Come, un concepito ha l'anima, come tutti gli animali? E cos'è l'anima? Dicono che sia immortale. Ma noi non abbiamo nessuna prova scientifica. Morto un cane, è morto tutto. Ma morto un uomo, le cose cambiano, secondo alcuni. Dicono che l'anima è immortale, ma senza prove. E se lo fosse, perchè quella separazione "violenta" tra corpo ed anima? No, si dice: tutto finisce con la morte. E' sicuro? E se tutto iniziasse?...
Un fatto inequivocabile: tutti i movimenti, tutti gli imperi, tutte le programmazioni, tutti gli uomini sono morti e di nessuno o quasi si sa dove e come sono. Ma di Maria e del suo Bambino sappiamo dove sono, cosa fanno, come si rivelano, dove vogliono arrivare.
Il cuore del problema

Lasciare l'uomo così com'è, (non è una soluzione molto accattivante e affasciante), oppure ACCETTARE SERIAMENTE LA SOLUZIONE PROPOSTA DAI DUE DI BETLEMME.
Eccola: DONARE ALL'UOMO UNA SECONDA NATURA, che non è di questa terra, per potergli garantire un risultato perenne, indistruttibile, intoccabile da qualsiasi forza estranea.
Maria ha permesso al Figlio di Dio di inserirsi nella filiera umana, nella nostra natura, facendosi quindi uomo come noi, ma nel contempo iniettando nella stessa natura la sua NATURA DIVINA.
Quel Bambino crebbe ed arrivò al punto programmato:
+ Battezzare tutti in Dio Padre-Figlio-Spirito
+ iniettare in tutti lo Spirito della Vita
con un intervento molto semplice in apparenza: un pane "divinizzato", un vino "spiritualizzato".

Un ostacolo

Andrebbe tutto, teoricamente, molto facilitato il processo della fusione delle due nature: umana-divina; ma si frappone un fattore determinante: libero arbitrio, libertà, autodeterminazione... E altri termini simili coniati lungo i secoli.
L'uomo che dice sì vero a questo intervento diventa CRISTIANO, quindi una persona con natura umana e natura divina donata.
L'uomo che blocca questa intervento, o peggio, lo rifiuta, rimarrà per sempre fuori del progetto di Dio e dei due di Betlemme. Ma cadrà in una catena di "peccati" o deformazioni esistenziali da renderlo irriconoscibile, anzi ripugnante.

I due di Betlemme sono ancora visibili oggi?

Se si crede solo a quello che si vede con gli occhi della testa, la risposta è negativa. Ma abbiamo anche gli occhi della mente e del cuore: con questi sì si possono vedere, incontrare, ascoltare, fino a diventare loro "pastorelli", seguaci, discepoli, CRISTIANI.
Tra tante "parole" (troppe!) del nostro mondo, spicca LA PAROLA scritta (Bibbia) o annunciata (predicazione). Ma questa PAROLA bisogna andare a cercarsela, almeno come andiamo a cercare in internet tantissime parole, sovente vuote, anzi devianti.
Una battuta: gli ANNUNCIATORI, o predicatori, se non sono convinti, innamorati della Parola, diranno tante chiacchiere che stancano, che allontanano, che non stimolano, che non propongono nulla di nuovo, soprattutto un mondo di CRISTIANI, che sono gli uomini dalla doppia natura, umano-divina, come vuole il Bambino di Betlemme.
Ma nella Parola si rivela maturo, Maestro, Dux, Guida, Via, Verità, Vita: il CRISTO SIGNORE, dove Signore dice autorità massima e Giudice universale dell'umanità intera, senza eccezioni e concessioni, senza menzogne e sotterfugi. Sì o no!

Dalla Parola ai GRANDI GESTI

La Parola svela il senso dei GESTI. Questi rivelano l'intervento profondo e radicale del Cristo in ogni singolo uomo, facendolo CRISTIANO, fino a formare il POPOLO DEI CRISTIANI, eredi di un Regno Divino promesso dal Cristo, quindi realissimo.
Come gestiamo i GESTI CRISTIANI, detti anche SACRAMENTI?

E' facile per tutti capire che se non c'è internet sei tagliato fuori da un mondo illimitato o quasi. Tutti sanno che a batteria scarica tante cose non funzionano più. Tutti sappiamo che senza collegarci alla "rete" non abbiamo energia elettrica nelle case, negli edifici pubblici, nelle ferrovie, nelle chiese, nelle fabbriche... Ma a riguardo dei Sacramenti, GESTI DEL BAMBINO ormai UOMO MATURO, manca una chiara istruzione o catechesi. E quindi non sono "appetibili". Ma soprattutto l'attuazione è scadente e frettolosa, quasi meccanica, incapace di far comprendere la realtà profonda che contengono.
Esempi? Poche gocce d'acqua nel battesimo, che vorrebbe dire "immersione totale nell'acqua spirituale?! Una strisciatina di olio nella confermazione. Un "panino" nell'Eucaristia; o neppure una goccia di vino-divino, tutto riservato ai "capi". Un piccolo segno di croce su una dichiarazione di peccati, e questa ancora fatta senza profonda convinzione, e una frettolosa preghierina che non mette a posto niente. Un "segno" muto della IMMENSA MISERICORDIA DEL PADRE" verso il figlio tornato a casa solo per non morire di fame.

Risultati negativi

Dobbiamo rivalutare al massimo PAROLA E SEGNI SACRAMENTALI, o non formeremo mai dei VERI CRISTIANI, che credono di essere tali solo dicendo 100 "preghierine" a Dio per farci star bene su questa terra. Si va ai santuari per strappare a Dio e alla Madonna una buona sistemazione sulla terra, non per un impegno radicale di mettersi dietro al Maestro, come discepoli, che ci conduce al Regno, nella casa del suo e nostro Padre.
Conclusioni

Non fermiamoci al presepio. La meta è il Regno-Casa di Dio. E' la RIVELAZIONE VIVENTE DELLA VOLONTA' DEL PADRE, accolta dal Figlio che decide di "in-carnarsi", "in-umanizzarsi" ma portando con sé una eredità (benedizione!) incredibile: la partecipazione diretta alla sua condizione di Figlio di Dio. Quindi FIGLI NEL FIGLIO.
Tutta la grandiosa organizzazione vitale della Chiesa è solo questa: divinizzare l'umanità attraverso la Parola e i Sacramenti. Evidentemente, come in tutte le attività umane, c'è chi opera positivamente e chi opera per interesse individuale. Basta conoscere un poco la Storia della Chiesa. Nonostante le manchevolezze, Cristo è sempre al timone della barca, e lo Spirito soffia sempre sulla vela fino al porto sicuro.
Sarebbe molto opportuno, se non obbligatorio, ripulire l'Opera di Dio da tante incrostazioni poste dall'uomo sulla DONNA DI CRISTO: LA CHIESA, SPOSA DEL FIGLIO DI DIO.
Ci vuole abilità da una parte e tanta prudenza per non offendere e inimicarsi tanti pseudo-cristiani che pretendono di avere il monopolio nella grande operazione salvifica voluta da Cristo e guidata da Papa e Vescovi, con i sacerdoti diretti aiutanti.
E parlando dei diretti collaboratori di Cristo, lo si è davvero quando la Parola viene offerta nella sua interezza e profondità; quando i Segni Sacramentali non solo operano, ma testimoniano con chiarezza il senso dell'azione salvifica di Cristo.
Sarà necessario che ogni cristiano che arriva alla decisione di essere discepolo di Cristo sappia che dovrà tenere sempre alta la vigilanza personale, per non cadere - assonnati come gli Apostoli nel Getzemani - nella tentazione di emarginare ogni tanto Cristo, o peggio di radiarlo definitivamente come fece Giuda. E con Giuda tutti gli Erodi, i Pilato, i capi del Popolo di Israele, e persino i Pietro traditori.
Vivere da CRISTIANI non è un accessorio della vita quotidiana, ma l'essenziale, il succo, il cuore della vita di ogni uomo che è entrato nel MISTERO DI CRISTO, che ci apre alla vera VITA IN DIO, per la quale siamo arrivati all'esistenza, per iniziativa del Verbo, non nostra.
EPIFANIA e BATTESIMO, con Annunciazione, Nascita, Vita pubblica, miracoli, ultima cena pasquale, crocifissione, sepoltura, risurrezione, ascensione, intronizzazione del Cristo e noi in Lui: ecco dove vogliamo andare con "QUEI DUE DI BETLEMME"!
Padre Tiziano SOFIA SDB

Fonte:www.donbosco-torino.it

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