#PANEQUOTIDIANO, «Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava»

La Liturgia di Mercoledi 10 Gennaio 2018 VANGELO (Mc 1,29-39) Commento:Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM (Barcelona, Spagna)


In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia
di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore
«Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava»
Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM 
(Barcelona, Spagna)

Oggi, vediamo con chiarezza come Gesù divideva la Sua giornata. Una parte la dedicava alla preghiera e un’altra alla Sua missione di predicare con parole e con opere. Contemplazione e azione. Preghiera e lavoro. Stare con Dio e stare con gli uomini.

In effetti vediamo Gesù dedicato anima e corpo alla Sua missione di Messia e di Salvatore: cura gli ammalati, come la suocera di san Pietro e molti altri, consiglia chi è triste, espelle demoni, predica. Tutti Gli portano i loro ammalati e indemoniati. Tutti vogliono ascoltarlo; «Tutti ti cercano» (Mc 1,37), gli dicono i discepoli. Sicuro che doveva avere spesso un’attività così faticosa che quasi non Lo lasciava nemmeno respirare.

Gesù, però, si procurava anche momenti di solitudine per dedicarsi alla preghiera: «Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava» (Mc 1,35). In altri punti dei Vangeli, vediamo Gesù dedicato alla preghiera in altre ore, e perfino a notte inoltrata. Sapeva distribuire il tempo saggiamente, affinché la Sua giornata avesse un equilibrio ragionevole di lavoro e preghiera.

Noi diciamo frequentemente: -Non ho tempo! Siamo occupati con il lavoro domestico, con il lavoro professionale, e con gli innumerevoli impegni che caricano la nostra agenda. Con frequenza ci consideriamo esonerati dalla preghiera giornaliera. Facciamo un mucchio di cose `importanti´, questo sì, però corriamo il rischio di dimenticare la cosa più `necessaria´: la preghiera. Dobbiamo creare un equilibrio per poter fare le une senza trascurare le altre.

San Francesco lo imposta così: «Bisogna lavorare fedelmente e devotamente, senza spegnere lo spirito della santa preghiera e della devozione; a tale spirito devono servire le altre cose temporali».

Forse dovremmo organizzarci un po’ meglio. Disciplinarci, “dominando” il tempo. Ciò che è importante deve essere incluso ma ancora di più ciò che è necessario.

La voce del Papa

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