#PANEQUOTIDIANO, «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»
La Liturgia di Domenica 7 Gennaio 2018 VANGELO (Mc 1,7-11) Commento:Mons. Salvador CRISTAU i Coll Vescovo Auxiliare de Terrassa (Barcelona, Spagna)
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono
degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»
Mons. Salvador CRISTAU i Coll Vescovo Auxiliare de Terrassa
(Barcelona, Spagna)
Oggi, solennità del Battesimo del Signore, termina il ciclo del Natale. Il Vangelo dice che Giovanni era apparso nel deserto a «predicare un battesimo di conversione per il perdono dei peccati» (Mc 1,4). La gente andava a sentirlo, confessavano i loro peccati e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. E fra questa folla, si presentò anche Gesù per essere battezzato.
Nel periodo natalizio abbiamo visto come Gesù si manifestava ai pastori ed ai Magi che, provenendo dall'Oriente, lo adorarono e Lui offrirono i loro doni. Infatti, la venuta di Gesù nel mondo è per manifestare l'amore di Dio che ci salva.
E lì, nel Giordano, venne registrata una ulteriore manifestazione della divinità di Gesù, si aprirono i cieli e lo Spirito Santo come una colomba scese verso di lui e si udì la voce del Padre «Tu sei il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto» (Mc 1,11). Egli è il Padre del cielo in questo caso e lo Spirito Santo che manifesta. È Dio stesso che rivela chi è Gesù, suo Figlio diletto.
Ma non era una rivelazione solo per Giovanni e gli ebrei. Era anche per noi. Lo stesso Gesù, il Figlio prediletto del Padre, rivelato agli ebrei nel Giordano, si manifesta continuamente a noi ogni giorno. Nella Chiesa, nella preghiera, nei fratelli, nel Battesimo che abbiamo ricevuto e ci ha fatto figli dello stesso Padre.
Chiediamoci, quindi: —Riconosco la sua presenza, il suo amore nella mia vita? —Vivo un vero rapporto filiale con Dio? Papa Francisco dice: «Quello che Dio vuole dell'uomo è un rapporto "Papà-figlio” acarezzarlo, e dirgli: 'Io sono con te’».
Anche a noi il Padre celeste in mezzo delle nostre lotte e difficoltà ci dice: « Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
La voce di S. Agostino
“In questo consiste la nostra vita: esercitarci col desiderio. Dilatiamoci col desiderio di lui, così che ci possa riempire quando verrà. Viviamo dunque, o fratelli, di desiderio, perché dobbiamo essere riempiti.”
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono
degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»
Mons. Salvador CRISTAU i Coll Vescovo Auxiliare de Terrassa
(Barcelona, Spagna)
Oggi, solennità del Battesimo del Signore, termina il ciclo del Natale. Il Vangelo dice che Giovanni era apparso nel deserto a «predicare un battesimo di conversione per il perdono dei peccati» (Mc 1,4). La gente andava a sentirlo, confessavano i loro peccati e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. E fra questa folla, si presentò anche Gesù per essere battezzato.
Nel periodo natalizio abbiamo visto come Gesù si manifestava ai pastori ed ai Magi che, provenendo dall'Oriente, lo adorarono e Lui offrirono i loro doni. Infatti, la venuta di Gesù nel mondo è per manifestare l'amore di Dio che ci salva.
E lì, nel Giordano, venne registrata una ulteriore manifestazione della divinità di Gesù, si aprirono i cieli e lo Spirito Santo come una colomba scese verso di lui e si udì la voce del Padre «Tu sei il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto» (Mc 1,11). Egli è il Padre del cielo in questo caso e lo Spirito Santo che manifesta. È Dio stesso che rivela chi è Gesù, suo Figlio diletto.
Ma non era una rivelazione solo per Giovanni e gli ebrei. Era anche per noi. Lo stesso Gesù, il Figlio prediletto del Padre, rivelato agli ebrei nel Giordano, si manifesta continuamente a noi ogni giorno. Nella Chiesa, nella preghiera, nei fratelli, nel Battesimo che abbiamo ricevuto e ci ha fatto figli dello stesso Padre.
Chiediamoci, quindi: —Riconosco la sua presenza, il suo amore nella mia vita? —Vivo un vero rapporto filiale con Dio? Papa Francisco dice: «Quello che Dio vuole dell'uomo è un rapporto "Papà-figlio” acarezzarlo, e dirgli: 'Io sono con te’».
Anche a noi il Padre celeste in mezzo delle nostre lotte e difficoltà ci dice: « Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
La voce di S. Agostino
“In questo consiste la nostra vita: esercitarci col desiderio. Dilatiamoci col desiderio di lui, così che ci possa riempire quando verrà. Viviamo dunque, o fratelli, di desiderio, perché dobbiamo essere riempiti.”
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