#PANEQUOTIDIANO,«Convertitevi e credete nel Vangelo»

La Liturgia di Domenica 21 Gennaio 2018  VANGELO (Mc 1,14-20) + Rev. D. Lluís ROQUÉ i Roqué (Manresa, Barcelona, Spagna)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Parola del Signore

«Convertitevi e credete nel Vangelo»
+ Rev. D. Lluís ROQUÉ i Roqué 
(Manresa, Barcelona, Spagna)
Oggi, la Chiesa ci invita a convertirci e, con Gesù, ci dice: «Convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Perciò, bisognerà far caso a Gesù Cristo, correggendo e migliorando quanto sia necessario.

Ogni azione umana è collegata con il progetto eterno di Dio su di noi e con la vocazione di ascoltare Gesù, seguirlo in tutto e per tutto, e proclamarlo acclamarlo così come lo fecero i primi discepoli, così come l’hanno fatto e cercano di farlo milioni di persone.

Questa è l’opportunità di incontrare Dio in Gesù Cristo; adesso è il momento della nostra vita che ci congiunge con l’eternità felice o infelice; adesso è il tempo che Dio ci offre per incontrarci con Lui, di vivere come figli Suoi e procurare che gli avvenimenti giornalieri abbiano quella carica divina che Gesù Cristo –con la Sua vita nel tempo- ha inculcato a loro.

Non possiamo lasciar perdere l’opportunità presente! Questa vita, più o meno lunga nel tempo, ma pur sempre breve, giacché «Passa infatti la figura di questo mondo!»(1Cor 7,31). Dopo verrà un’eternità con Dio e con i Suoi fedeli in una vita e in una felicità totale, o lontani da Dio –con quelli che non gli sono stati fedeli- in una vita e una infelicità eterne.

Così, dunque le ore, i giorni, i mesi e gli anni, non sono da sciuparsi ne da viverli senza pena ne gloria con uno sterile “tirare avanti”. Bisogna vivere -qui e adesso- quello che Gesù ha proclamato nel Vangelo salvatore: vivere in Dio, amando tutto e tutti. E, così, quelli che hanno amato –Maria, Madre di Dio e Madre nostra; i santi; quelli che sono stati fedeli fino alla fine della vita terrena- hanno potuto ascoltare: «Bene, servo buono e fedele (...), prendi parte alla gioia del tuo padrone» (Mt 25,23).

Convertiamoci, dunque! Ne vale la pena! Ameremo e saremo felici fin da questo momento!

«Gesù camminava davanti a loro…» (Mc 10,32)

Non arrenderti alla notte: ricorda che il primo nemico da sottomettere non è fuori di te: è dentro. Pertanto, non concedere spazio ai pensieri amari, oscuri. Credi all’esistenza delle verità più alte e più belle. Confida in Dio Creatore, nello Spirito Santo che muove tutto verso il bene, nell’abbraccio di Cristo che attende ogni uomo alla fine della sua esistenza; credi, Lui ti aspetta. Il mondo cammina grazie allo sguardo di tanti uomini che hanno aperto brecce, che hanno costruito ponti, che hanno sognato e creduto; anche quando intorno a sé sentivano parole di derisione.

Papa Francesco

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