Wilma Chasseur, "Come vincere il maligno"
Come vincere il maligno
Wilma Chasseur
I Domenica di Quaresima (Anno B) (18/02/2018)
Visualizza Mc 1,12-15
Gesù sospinto nel deserto! La prima domenica di Quaresima ci parla di una realtà invisibile ma
onnipresente nella nostra vita, come fu presente anche nella vita di Gesù: quella del tentatore. La
nostra battaglia, oltre che contro il mondo e la carne, è contro gli spiriti del male. Da quando furono
precipitati e ridotti a strisciare non sopportano di vedere qualcuno in piedi e fanno di tutto per farlo
strisciare: ecco cosa ci rende il peccato esseri striscianti e schiavi del maligno. Uno che è in piedi
può guardare in faccia l'interlocutore, ma chi striscia no! Il cristiano non separa gli esseri in buoni e
cattivi, ma in schiavi e liberi. I buoni sono liberi, i cattivi sono schiavi.
• Attenti all'inclinazione!
Nelle tentazioni di Gesù, il maligno ha tentato l'impossibile: dividere Dio da Dio, non per niente si
chiama il divisore. Ma Gesù in forza dell'unione ipostatica è uno con Dio: la sua umanità non può
disgiungersi dalla sua divinità; nessuna tentazione potrà mai farlo cadere, proprio in forza di questa
unione. Suo cibo è fare la volontà del padre, non può volere altro. Mentre noi siamo centomila
volontà diverse, non siamo uno col Padre, siamo frantumati, ridotti in mille frammenti. Attirati di
qua e di là, dilaniati da desideri contrastanti: la volontà vuole il bene, ma la sensibilità è debole ed è
incapace di volere sempre e solo il bene. La ragione dice una cosa e la libertà vuole andare da
un'altra parte. E bisogna stare attenti a scegliere il male perché una volta che l'hai scelto questo ti
verrà sempre a cercare: si crea un solco e il tuo piede ci va sempre a finire dentro. Rubare una
matita non è niente, ma crea l'inclinazione al furto. Dobbiamo essere molto più vigilanti.
- Esame di incoscienza?
Dobbiamo riprendere l'abitudine dell'esame di coscienza. Qualcuno diceva che siamo in un tempo
in cui si moltiplicano gli esami: esami clinici a non finire, esami di scuola, concorsi ecc.; l'unico
esame in via di sparizione è quello di coscienza. Peggio, chi non sa più leggere dentro di sé, diceva
uno psicologo, è un analfabeta spirituale e lungi dal fare l'esame di coscienza fa piuttosto l'esame di
incoscienza, cioè non è più capace di riconoscere i propri peccati.
Ad un uomo che, provocatore, asseriva di non peccare mai un celebre predicatore rispose: “ Ah sì?
Può anche darsi, ma io conosco solo due categorie di persone che non peccano: quelli che non
hanno ancora l'uso della ragione e quelli che l'hanno persa del tutto!”. Ecco cosa sta perdendo il
mondo: la ragione! E l'unica proposta che ci fa è questa: preferite essere: animali o uomini senza
ragione? E per di più mentitori perché San Giovanni dice che “ chi afferma di essere senza peccato
è un mentitore.”
• Peccatori perdonati
Ma, per fortuna, c'è ancora chi è capace di ammettere di essere peccatore, però ha paura di
riconoscerlo. Ebbene questa paura è la più pericolosa che ci sia: il peccato è perdonabile e il
peccatore è salvabile: anzi, è salvabile solo quando si riconosce tale. “Le tue colpe ti saranno
rimesse nel momento stesso in cui le riconoscerai”, diceva sant'Ambrogio. E i Padri del deserto
dicevano che chi sa riconoscere i propri peccati è più grande di chi risuscita un morto. Chiediamo
dunque con piena fiducia il perdono divino sicuri che ci verrà sempre accordato e r espingiamo ogni
tentazione nel nome di Gesù e vinceremo nel suo nome. Da soli è dura, ma con Lui la vittoria è
sicura!
Fonte:www.qumran2.net
Wilma Chasseur
I Domenica di Quaresima (Anno B) (18/02/2018)
Visualizza Mc 1,12-15
Gesù sospinto nel deserto! La prima domenica di Quaresima ci parla di una realtà invisibile ma
onnipresente nella nostra vita, come fu presente anche nella vita di Gesù: quella del tentatore. La
nostra battaglia, oltre che contro il mondo e la carne, è contro gli spiriti del male. Da quando furono
precipitati e ridotti a strisciare non sopportano di vedere qualcuno in piedi e fanno di tutto per farlo
strisciare: ecco cosa ci rende il peccato esseri striscianti e schiavi del maligno. Uno che è in piedi
può guardare in faccia l'interlocutore, ma chi striscia no! Il cristiano non separa gli esseri in buoni e
cattivi, ma in schiavi e liberi. I buoni sono liberi, i cattivi sono schiavi.
• Attenti all'inclinazione!
Nelle tentazioni di Gesù, il maligno ha tentato l'impossibile: dividere Dio da Dio, non per niente si
chiama il divisore. Ma Gesù in forza dell'unione ipostatica è uno con Dio: la sua umanità non può
disgiungersi dalla sua divinità; nessuna tentazione potrà mai farlo cadere, proprio in forza di questa
unione. Suo cibo è fare la volontà del padre, non può volere altro. Mentre noi siamo centomila
volontà diverse, non siamo uno col Padre, siamo frantumati, ridotti in mille frammenti. Attirati di
qua e di là, dilaniati da desideri contrastanti: la volontà vuole il bene, ma la sensibilità è debole ed è
incapace di volere sempre e solo il bene. La ragione dice una cosa e la libertà vuole andare da
un'altra parte. E bisogna stare attenti a scegliere il male perché una volta che l'hai scelto questo ti
verrà sempre a cercare: si crea un solco e il tuo piede ci va sempre a finire dentro. Rubare una
matita non è niente, ma crea l'inclinazione al furto. Dobbiamo essere molto più vigilanti.
- Esame di incoscienza?
Dobbiamo riprendere l'abitudine dell'esame di coscienza. Qualcuno diceva che siamo in un tempo
in cui si moltiplicano gli esami: esami clinici a non finire, esami di scuola, concorsi ecc.; l'unico
esame in via di sparizione è quello di coscienza. Peggio, chi non sa più leggere dentro di sé, diceva
uno psicologo, è un analfabeta spirituale e lungi dal fare l'esame di coscienza fa piuttosto l'esame di
incoscienza, cioè non è più capace di riconoscere i propri peccati.
Ad un uomo che, provocatore, asseriva di non peccare mai un celebre predicatore rispose: “ Ah sì?
Può anche darsi, ma io conosco solo due categorie di persone che non peccano: quelli che non
hanno ancora l'uso della ragione e quelli che l'hanno persa del tutto!”. Ecco cosa sta perdendo il
mondo: la ragione! E l'unica proposta che ci fa è questa: preferite essere: animali o uomini senza
ragione? E per di più mentitori perché San Giovanni dice che “ chi afferma di essere senza peccato
è un mentitore.”
• Peccatori perdonati
Ma, per fortuna, c'è ancora chi è capace di ammettere di essere peccatore, però ha paura di
riconoscerlo. Ebbene questa paura è la più pericolosa che ci sia: il peccato è perdonabile e il
peccatore è salvabile: anzi, è salvabile solo quando si riconosce tale. “Le tue colpe ti saranno
rimesse nel momento stesso in cui le riconoscerai”, diceva sant'Ambrogio. E i Padri del deserto
dicevano che chi sa riconoscere i propri peccati è più grande di chi risuscita un morto. Chiediamo
dunque con piena fiducia il perdono divino sicuri che ci verrà sempre accordato e r espingiamo ogni
tentazione nel nome di Gesù e vinceremo nel suo nome. Da soli è dura, ma con Lui la vittoria è
sicura!
Fonte:www.qumran2.net
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