D. Severino GALLO sdb, "DIO E' AMORE"

11 marzo 2018   - 4a Domenica di Quaresima B  |   Omelia
DIO E' AMORE
Vangelo: "Dio ha tanto amato il mondo…" (Gv. 3,14-21). Abbiamo sentito le parole del Vangelo:



"Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv. 3,16).

* "Dio è amore": amare è donare; e Dio ha donato tutto a noi, cominciando dalla nostra esistenza: ecco la Creazione. -
* Dio ama: amare è parlare, è farsi comprendere da chi si ama: ecco la Rivelazione.
* Dio ama: amare è farsi simile a chi si ama: ed ecco l'Incarnazione.
* Dio ama: amare è salvare, a qualunque costo, chi si ama, e morire per chi si ama: ecco la Redenzione.
* Amare è voler essere continuamente con chi si ama: ecco l'Eucaristia, la presenza reale, il tabernacolo.
* Amare è voler rendere felici, con sé per sempre tutti coloro che si amano: ed ecco l'eterna beatitudine, il Paradiso.

Queste sono le principali tappe dell'amore di Dio verso di noi: Creazione . Rivelazione - Incarnazione - Redenzione - Eucaristia - Paradiso.
Chi tenne fermo Gesù in croce? Non i chiodi, né la roccia, né la terra, ma soltanto l'amore: "Quando sarò innalzato in croce trarrò tutti a me…".
"Dilexit me et tradidit semetipsum pro me: mi ha amato e ha donato se stesso per me"
"In caritate perpetua dilexit nos: ci ha amato di un amore eterno"…

Sant'Alfonso Maria de' Liguori morente a Nocera dei pagani diceva a Padre Tanucci: "Leggimi qualcosa sull'amore di Dio". Egli gli lesse alcune pagine dell'opera: "La pratica d'amare Gesù", scritta da Sant'Alfonso stesso…
Ad un tratto il Santo esclama: "Basta! Che bello! Come doveva essere santa quell'anima che scrisse parole così belle intorno all'amore di Dio!". Ed era lui stesso che le aveva scritte…
L'amore di Dio dovrebbe darci le vertigini: tutti siamo affascinati da Lui, talvolta anche inconsapevolmente. Il dono più grande che possiamo dare agli uomini è Dio.

"C'è una carità del dare e c'è una carità dell'essere. C'è un amore che apre la mano e offre doni. C'è un amore che apre il cuore e offre ferite.

L'uomo ha fame di pane. Ma ha più fame ancora di sorriso, di comprensione, di disponibilità, di bontà, d'amore.
Dio, che è l'amore per eccellenza, non dà delle cose, ma dà delle Persone. Il Padre "ci ha donato suo Figlio". Gesù ha sacrificato se stesso sulla croce e si dà a noi nell'Eucaristia, dopo aver promesso di mandare lo Spirito Santo, come fece nella Pentecoste.
"Il dono più grande che noi possiamo dare agli uomini è Dio in persona. E Dio lo si dona non tanto con le parole, ma con la testimonianza della nostra vita" (GIOVANNI BARRA).

Ecco un fatto.

Si chiamava Sr. Maddalena. Faceva l'infermiera a domicilio. Tutti i giorni andava a casa di un vecchio. Sul volto del poveraccio c'era una piaga cancerosa che non si riassorbiva, anzi, devastava i suoi lineamenti ed emanava uno spaventoso odore che prendeva alla gola.
Sr. Maddalena non provava alcun ribrezzo. Era sempre sorridente, delicata, premurosa.
Nel quartiere la gente commentava la disgrazia che si era abbattuta su quella casa:
- Ah, se ci fosse un Dio misericordioso, quel poveretto non soffrirebbe tanto…
Ma qualcuno assai più saggiamente ribatté:
- Se non ci fosse Dio, non ci sarebbe neppure Sr. Maddalena…
Ecco. Il nostro amore deve essere la prova più convincente dell'esistenza di Dio Amore. La nostra carità è il catechismo più efficace per i non credenti.
Tutti debbono ricevere informazioni preziose sul conto di Dio, vedendo la nostra bontà, la nostra dedizione al prossimo.
Dobbiamo innamorarci di Dio Amore, se vogliamo diventare contagiosi trasmettitori dell'amore di Dio: solo chi arde, incendia.
"In una giornata di sole scendeva all'aeroporto di Londra, Renée Martz, la prodigiosa fanciulla americana, che ha fatto sette volte il giro del mondo e parla dieci lingue.
Lunghi capelli le incorniciavano le spalle; un viso dolcissimo, due occhi limpidi come cristalli: raramente bontà e bellezza si accoppiarono così bene nella stessa persona.
Un folto gruppo di giornalisti le si avvicinò per intervistarla.
- Signorina, qual è il motivo della sua visita?
Rispose: - Quello di tentare una meravigliosa avventura:
- E quale?
- Sorridendo rispose: - Innamorare i giovani inglesi!…
- Innamorarli? Di chi?
- Di Dio! Sono certa che molti non Lo conoscono.
Tutti quei giornalisti, in gran parte increduli, si guadarono in faccia sbalorditi.
Ella continuò tranquilla: - Se Lo conoscessero, infatti, non sarebbero così infelici… Io mi sono incontrata con Lui due anni fa, e da quel giorno ho avuto l'anima piena d'armonie…
Fu l'avventura più bella della mia vita. Fu come se un'improvvisa primavera germogliasse in me. Mi sono sentita invasa di luce e di gioia".
Renée Martz aveva 16 anni e fu definita "la figlia del sole"
.Cari Fratelli e Sorelle, se noi non ci siamo ancora innamorati di Dio è perché Lo conosciamo troppo poco. Le sue perfezioni che dovrebbero essere l'aggetto principale delle nostre meditazioni, sono un qualche cosa di morto. Non dicono nulla al nostro cuore. Anche quelle che dovrebbero riempirci di una gioia infinita - come la sua bontà, il suo amore, la sua misericordia - non sono che parole altisonanti, quasi prive di senso.

Con Giacomo Rivière chiediamo a Gesù la grazia "che c'induca nella tentazione di voler provare - almeno una volta nella vita - l'inebriante dolcezza del suo amore".
Può darsi che anche noi - come Revière - siamo colti da una vertigine divina e, precipitando dalla rupe del nostro orgoglio, cadiamo ai piedi di Gesù… travolti dal Suo amore.
La Maddalena s'inginocchiò peccatrice davanti a Gesù, e si rialzò santa e meritò da Lui quella solenne testimonianza: "Le sono rimessi i suoi peccati, perché ha molto amato" (Lc. 7,47).
Amore per amore: Gesù ci ha amati… perdutamente… Fino a donare se stesso sulla croce, nel tabernacolo, in Cielo. Noi dobbiamo donarci a Lui perdutamente…
"Dio ha talmente amato il mondo da dargli il suo Figlio"… Non solo, ma ci ha donato anche la… Sua Mamma…
E ora, nel Regno del Padre, che è tutto amore, c'è anche una Mamma che ci attende: la Madonna. E noi sappiamo benissimo che con la Mamma si sta sempre bene. Di qui la necessità di coltivare nel nostro cuore una struggente nostalgia di Paradiso, dove ci attende Dio, Tutto Amore, e la Madonna nostra tenerissima Mamma, Madre del "bell'amore".
                                                                               
 D. Severino GALLO sdb

Fonte:http://www.donbosco-torino.it/

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