fra Damiano Angelucci, "Le cose invisibili agli occhi"

Commento al Vangelo della Domenica di Pentecoste, 20 maggio 2018

Le cose invisibili agli occhi
TESTO (Gv 15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».


COMMENTO

Lo Spirito di Dio è esperienza di Comunione e per questo Gesù promette l’invio del dono dello Spirito per il momento in cui sarà di nuovo pienamente nel Padre. Quando Gesù avrà compiuto fino alla fine, cioè fino alle estreme conseguenze, la volontà del Padre suo, e Padre nostro, allora in quel pieno realizzarsi del piano d’amore di Dio si sprigionerà, si libererà il suo soffio d’amore nel mondo.
È come se Dio avesse tenuto il fiato sospeso in attesa di vedere almeno un uomo in terra, anche solo uno, capace di amare gratuitamente secondo il suo cuore, e nel momento che questo avviene in Gesù di Nazaret, il sospiro di sollievo si libera a nostro beneficio fino alla fine dei nostri tempi.
Ora tutta l’umanità è stata totalmente “riformattata” secondo il piano d’amore di Dio, perché ha ricevuto il sigillo, l’impronta, la “firma”, della vera figliolanza: quella di Gesù. Ognuno può veramente dire “Abbà, Padre” sotto l’influsso, il soffio e l’azione del divino spirito nel nostro cuore.

Mai nessun uomo dell’Antico Testamento, prima di Cristo, e prima della Pentecoste, avrebbe potuto sperimentare tale realtà oggettiva, benché invisibile agli occhi. Ma come il vento che non si vede e di cui si percepiscono solo gli effetti, anche lo Spirito di Dio invisibile ci guida al cuore del Padre, alla verità tutta intera del suo tenero amore per noi. Certe cose non si potevano spiegare a parole e non se ne poteva portare il peso, ma solo in un dialogo cuore-a-cuore noi discepoli missionari possiamo comprendere tutta la verità di ciò che Dio è e ha fatto per noi.

Fonte:http://fradamiano.blogspot.it/

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