Mons. Nunzio Galantino, Commento X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
X Domenica del Tempo Ordinario, 10 giugno 2018

La pagina del Vangelo è un po’ difficile da accettare; riporta due opinioni impegnative su Gesù: «è un pazzo» – «è un indemoniato».
Eppure la liturgia ci propone questa pagina nel bel mezzo del suo annunzio quasi per provocare certi nostri atteggiamenti ipocriti, quasi per farci prendere coscienza che tra i «suoi» che esprimono quelle opinioni così pesanti possiamo esserci anche noi. Sì, perché ci sono tanti modi per dichiarare pazza una persona o far ritenerla indemoniata. Il pazzo va ridimensionato, va neutralizzato.
Ma è proprio sicuro che con Gesù e con la sua Parola non ci comportiamo così anche noi?
Quando facciamo di tutto per addolcire la radicalità della Parola di Dio per continuare a starcene tranquilli con le nostre opinioni e prese di posizione, allora noi consideriamo la Parola di Gesù come la Parola di un pazzo, che non va preso sul serio.
Questa lotta continua tra Cristo che vuole frasi strada in noi e la nostra resistenza a lui è una storia vecchia: (vedi la prima lettura). Il Signore tende però, per il nostro bene, a farci venire fuori, a dire da che parte siamo. Ed a volte le nostre risposte sono piuttosto ridicole, come quella di Adamo: scarichiamo la colpa sugli altri, ci accontentiamo di fare analisi su analisi, …….ma alla fine facciamo fatica a farci illuminare dal Signore e dalla sua Parola.
Quali reazioni accompagnano gli interventi di Gesù? Il Figlio di Dio passa per un demonio, i suoi gesti di amore vengono scambiati per un potere occulto e nemico dell’uomo.
Gesù non si lascia scoraggiare e ripropone le condizioni autentiche per essere suoi familiari con parole che suonano dissacranti se non proprio blasfeme.
Così Gesù non cancella la famiglia, ma le dà un senso più universale.

Fonte:http://www.nunziogalantino.it

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