don Marco Pedron,"Dare vita a chi non ha vita"

Dare vita a chi non ha vita
don Marco Pedron

XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) 

  Visualizza Mc 6,30-34
6,30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.

APOSTOLO=è l'unica volta nel vangelo di Mc in cui appare il termine apostolo che non significa una carica ma una funzione: significa inviato. Quando i discepoli sono inviati, mandati a fare qualcosa, sono apostoli, perché apostello, vuol dire appunto mandati, inviati.

E GLI RIFERIRONO TUTTO QUELLO...: ma Gesù non li aveva incaricati ad insegnare. Gesù aveva dato loro solo il potere sugli spiriti immondi (Mc 6,7) non quello di insegnare. E perché? Perché i discepoli che non hanno ancora capito chi è Gesù (loro pensano al Messia trionfale mentre Gesù è un Messia debole e non forte) come possono annunciare il vero Gesù, se neppure loro lo sanno?

Quello che hanno fatto non era quello di cui Gesù li aveva incaricati.

AVEVANO INSEGNATO=didasko. Insegnare (didasko) non è la stessa cosa di predicare (kerysso).

Insegnare significa adoperare le categorie dell'A.T. per insegnare il N.T.: questo ruolo, Gesù, se lo prende per sé. Solo Gesù sa ciò che dell'A.T. è buono per annunciare il regno. Per questo Gesù non autorizza mai i discepoli ad insegnare (didasko).

Gesù li manda a predicare, cioè ad annunciare il vangelo con categorie nuove. Tra l'altro il termine kerysso (derivante da ker=cuore) indica un urlare, un parlare, a partire dalla propria esperienza, da ciò che si è vissuto, sperimentato e visto. Gesù li manda a fare questo, non ad insegnare.

Ma cos'hanno fatto loro? Hanno insegnato! Hanno preso le categorie dell'A.T. e hanno annunciato Gesù attraverso quelle categorie producendo una grande confusione.

31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.

VENITE IN DISPARTE=kat'idian=è un termine tecnico (lo abbiamo già trovato altre volte) adoperato dagli evangelisti, che indica sempre incomprensione, ostilità o addirittura opposizione a Gesù. Quindi, ogni volta che Gesù li prende in disparte è perché da parte dei discepoli c'è per lo meno un'incomprensione da parte dei discepoli.

Perché molti andavano e venivano? Cos'era successo? I discepoli avevano annunciato Gesù con categorie nazionaliste e avevano creato un grande fermento e un grande slancio.

Gesù nella sinagoga era stato accolto con scetticismo e diffidenza mentre i discepoli no: come mai? Si vede che l'annuncio dei discepoli non è quello di Gesù (che non aveva trovato affatto entusiasmo, anzi!).

La linea di Gesù e quella dei discepoli, quindi, non è la stessa.

32 Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.

IN DISPARTE=kat'idian=di nuovo questo termine che indica incomprensione, opposizione a Gesù.

Cosa vuole fare Gesù? Vuole separare i discepoli dalla folla perché hanno creato una falsa attesa, quella del Messia trionfante, del Messia vincitore.

33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.

MOLTI... DA TUTTE...: i discepoli chissà cos'hanno predicato da aver creato un tale movimento!

34 Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

SCESO DALLA BARCA=è un particolare interessante. Se sono tutti sulla barca si dovrebbero scrivere "scesi" dalla barca: invece no, è solo Gesù che scende! Mentre i discepoli cavalcano l'attesa della gente e non "scendono" da quest'idea, Gesù ha già rinunciato da un bel po' di tempo alle aspettative della gente. Lui non è venuto per questo.

COMPASSIONE=è un termine adoperato nell'A.T. solo per Dio e nel N.T. per Gesù e Dio.

Gli uomini hanno misericordia, solo Dio ha compassione (splanchnizomai=viscere, utero di madre). Compassione non indica un sentimento ma un'azione: il restituire vita a chi non ce l'ha.

PECORE SENZA PASTORE=Mosé aveva chiesto che ci fosse sempre un pastore nel suo popolo perché il gregge non fosse sbandato e, invece, la folla è come pecore senza pastori.

In realtà pastori ce n'erano, tanti, forse anche troppi, solo che non si curavano del bene del popolo ma soltanto dei propri interessi e dei propri privilegi; non servivano il gregge ma lo dominavano.

Allora Gesù di fronte a questa situazione, che era già stata denunciata molte volte dai profeti, prende lui il ruolo di pastore. Da questo momento in poi sarà lui il vero pastore di Israele.

E SI MISE AD INSEGNARE LORO MOLTE COSE=Gesù non insegna dottrine per dominare le persone ma si fa alimento, comunicazione vitale, che consente al popolo di vivere.

Lui sì può insegnare, perché lui sa chi è il Padre. Gli apostoli e i discepoli non hanno ancora capito chi è, per questo non possono insegnare.

Lui insegna non dottrine, pensieri, teorie: insegna donandosi e donando vita alle persone.

Pensiero della settimana

L'unico vero insegnamento è dare ciò che si è.
Dare ciò che si ha o ciò che si sa
è solo un modo per detenere il potere sugli altri.

Fonte:www.qumran2.net

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