FIGLIE DELLA CHIESA, Lectio “Venite in disparte"

XVI Domenica del Tempo Ordinario
 Lun, 16 Lug 18  Lectio Divina - Anno B

Lo Spirito Santo scenda su di noi.
Vieni Spirito Santo!

Con questa invocazione e con la fiducia nell’aiuto dello Spirito, ci accostiamo alla liturgia della XVI Domenica del Tempo Ordinario dal Vangelo “Ritorno degli Apostoli” di Mc 6, 30-34.

Prima di iniziare l’approfondimento del Vangelo di oggi, è bene ricordare la Parola della Domenica scorsa, dove Gesù invia i dodici apostoli a due a due per annunciare l’avvento del regno di Dio; e l’Evangelista parla esplicitamente di un “potere” conferito agli inviati perché possano operare tali cose.

Il brano evangelico di questa XVI Domenica ci narra il ritorno dei discepoli dalla loro missione. Marco fa arguire la soddisfazione dei discepoli e dello stesso Gesù, il quale conoscendone la scarsa preparazione aveva egualmente affidato loro tale compito; era del resto sufficiente che obbedissero alla lettera a quello che aveva loro ordinato, cioè non presentare altro che le sue parole e operare con la stessa misericordia di Gesù.

L’obbedire aveva dato i suoi frutti. Possiamo anche immaginare lo sguardo di compiacimento che Gesù aveva ascoltando quello che avevano operato. Erano felici anche se stanchi come sono i veri missionari.

v.31 Terminati i racconti Gesù disse loro: “Venite in disparte, in un luogo solitario e riposatevi un po’”. E’ una esortazione che va bene anche per noi in questo tempo nel quale molti ci si prepara al riposo e ancor più alla necessità del silenzio, per il ritorno alla vita interiore. Possiamo fare un accostamento a quel “riposo” settimanale che è la Messa della domenica.
L’invito di Gesù a “riposare in disparte…!” è adattissimo perché nella messa domenicale siamo tutti chiamati “in disparte”, in un luogo diverso dalle nostre ordinarie occupazioni, dove possiamo rafforzarci spiritualmente riposando nello Spirito.
Intanto arrivano con la barca all’altra riva e c’è di nuovo la folla ad attenderli. Hanno intuito il luogo dell’approdo, sono giunti lì prima di Gesù, lo circondano.
Scrive Marco: “Gesù vide molta folla e si commosse…” perché la gente, i poveri soprattutto, non sapevano in chi confidare. Per comprendere a fondo questa ultima parte del nostro brano mi accosto e approfondisco con il c. 23, 1-6 del profeta Geremia che profetizzò sull’abbandono del popolo da parte dei responsabili; e il profeta grida: “Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio popolo”: “Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le farò tornare ai loro pascoli”.
Sarà il Signore stesso a prendersi cura del suo popolo. Il segreto di tutto è nascosto nella compassione del Signore per il suo popolo. Questa compassione continua a spingerlo, appena sceso dalla barca, a riprendere immediatamente il suo “lavoro”.

Questo lo chiede anche ai discepoli di ogni tempo.

Fonte:figliedellachiesa.org

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