Don Paolo Zamengo, "Dio in incognito"
1 Gennaio: Maria Santissima Madre di Dio
Dio
in incognito Lc 2,16-21
Ci
fu il canto degli angeli, nella notte di Natale, ma fu di breve
durata e pare che pochi l’abbiamo sentito. Ci fu una stella in
cielo ma è stata vista solo dagli stranieri. Ben presto il canto fu
inghiottito dal silenzio e la luce dall’ombra.
Appena
nato, Dio sembra rimanere nascosto e passare inosservato. È presente
ma in incognito. Né Maria né Giuseppe, su indicazione dell’angelo,
tradiranno il segreto. E la sacra famiglia sarà come uno scrigno
che custodisce il mistero del Bambino-Dio.
Tutto
questo ci stupisce. Valeva la pena che Dio apparisse sulla terra per
scomparire così presto? Luce di Dio ma in disparte. Fuoco di Dio ma
sotto la cenere. Verbo e parola di Dio ma quasi senza voce. Potenza
di Dio ma infinitamente fragile, Figlio di Dio ma, in apparenza,
piccolo uomo. È la scelta, Dio, di nascondersi come il lievito
nella pasta.
Solo
qualche pastore, gente semplice e grezza, che vive giorno e notte
fuori dai centri abitati, e poi i Magi venuti da lontano sono loro
gli unici a riconoscere Gesù.
Poi,
quando Gesù, per la prima volta, è presentato al tempio, saranno i
due grandi e santi vecchi, Simeone e Anna, misteriosamente guidati
dallo Spirito Santo, anime in ascolto e in attesa, perseveranti nella
preghiera, che hanno messo le radici nella casa di Dio, a riconoscere
quel bambino e il loro cuore danzerà di gioia, che era grande e
l’unica gioia della loro vita.
Come
Simeone e Anna, così oggi è la chiesa nel mondo, così siamo noi,
poco numerosi in rapporto al numero di coloro che non hanno
conosciuto e compreso. L’attesa della chiesa e la misteriosa
certezza di riconoscere, un giorno, Gesù, su questa terra,
costituisce la gioia segreta del mondo. Senza questa gioia la chiesa
non sarebbe più la chiesa e il mondo sarebbe senza luce.
Per
questo tu, Signore, ci dai il tempo, un nuovo anno, per cercarti, per
trovarti, per riconoscerti, per amarti.
Gli
uomini corrono tutti dietro al tempo e passano sulla terra correndo,
frettolosi, precipitosi, sovraccarichi, impetuosi, avventati,
frastornati, programmati ma non arrivano mai a tutto. Manca sempre il
tempo.
Signore
tu che sei fuori del tempo, sorridi, nel vederci lottare contro il
tempo, ma Tu sai quello che fai! Tu non sbagli quando distribuisci il
tempo agli uomini. Doni a ciascuno il tempo di fare quello che Tu
vuoi che noi facciamo.
Ma
non possiamo perdere tempo, sprecare tempo, o, peggio, ammazzare il
tempo. Perché il tempo è un dono che viene dal tuo cuore.
Signore,
ho tempo, ho tutto il tempo che Tu mi dai: gli anni della mia vita,
le giornate dei miei anni, le ore delle mie giornate, i minuti delle
mie ore. Tutto è, ora, nelle mie mani.
A
me spetta di accoglierlo, serenamente, tranquillamente, attivamente,
e riempirlo tutto, fino all'orlo, per restituirtelo, in modo che
della mia acqua insipida Tu faccia un vino generoso, come hai fatto
un giorno, a Cana, a una festa di nozze.
Signore,
oggi non Ti chiedo il tempo di fare questo e dopo ancora quello; Ti
chiedo solo la grazia di fare tranquillamente e serenamente, nel
tempo che Tu mi dai, tutto quello che Tu vuoi che io faccia. Amen.
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