Fra Martin“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio"

TEMPO DI...SGUARDI
 Fra Martin ci offre un collegamento molto bello tra il Vangelo e il tema dello "sguardo". 
Buona Meditazione!

“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio"
Nelle riflessioni sui Vangeli domenicali dell'Avvento mi soffermo sul tema dello “sguardo”, del “vedere”, “guardare”. Questa tematica è poco conosciuta, tuttavia significativa nei Vangeli d'Avvento. In vari modi c'entra la questione del “vedere”, a volte anche molto forte perché tocca la base del nostro essere cristiani: il silenzio, la contemplazione, le relazioni.

Noi possiamo vedere, guardare, perché Dio per primo ci ha rivolto il suo sguardo: nella creazione Dio rivolge all'uomo lo sguardo: “Dio vide che era cosa molto buona” (Gn 1, 10).
Attraverso lo sguardo si può riconoscere e scrutare la profondità dell'altro, sperimentare l'apertura  verso il prossimo, verso Dio.

Con l'avvenimento del peccato il nostro sguardo si è offuscato, è diventato opaco. A causa del peccato l'uomo è colpito nella sua capacità di vedere le cose, cioè è ridotta la capacità di conoscere e di riconoscere Dio. In un certo senso la dimensione contemplativa si spegne.
Il peccato comporta sempre la morte perché devasta la relazione con Dio.
Ma Dio è il Dio della vita...

Nel tempo santo dell’Avvento ricordiamo la venuta di Gesù tra noi. Gesù arriva – questo è sicuro. Ma lo vediamo? Vogliamo vederlo? Siamo capaci di vederlo?
Dicevamo che il nostro sguardo si è offuscato. Noi possiamo togliere questo velo dai nostri occhi. Non da soli però! Mettiamoci davanti a Lui, nell'adorazione della sua presenza sacramentale, nella preghiera, nel silenzio. Magari anche con un esame di coscienza, preparandoci al sacramento della riconciliazione: la verità ci fa liberi! Fare verità con te stesso ti libera dal velo del peccato che ti impedisce l'incontro con Gesù.
La fede è la strada sulla quale Cristo ci corre incontro. “Preparate la via del Signore” ci ammonisce Giovanni Battista nel Vangelo di questa Domenica.

È la confessione la via privilegiata dell'incontro con Gesù, perché, riconoscendo te stesso e chiedendo il perdono a Cristo, questo velo di acciaio causato dal peccato comincia a cessare. E quando il sacerdote imporrà le mani nell'assoluzione questo velo sarà spezzato, distrutto, non esisterà più: potrai alzare lo sguardo e guardare oltre: si aprirà la scia verso il Cielo e incontrerai lo sguardo misericordioso di Gesù Cristo. Lui ti guarda, ti riconosce perché strappato dal peccato e dalla morte, ormai appartieni solo a Lui.
E guardandoti, Dio ti vede nella tua vita nuova – e “vede" che sei cosa molto buona...

fra Martin


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