D. Gianni Mazzali SDB, "UN DIO CHE CI ACCOMPAGNA NEL TEMPO"

8a Domenica di Pasqua: Pentecoste - Anno C   |   Omelia
UN DIO CHE CI ACCOMPAGNA NEL TEMPO

Un Dio credibile non può che essere contemporaneo: comprensibile nella storia, nella cultura, nel modo di essere e di vivere degli uomini che credono e lo cercano. Se Dio diventa un ricordo nostalgico di tempi passati non può accompagnarci nel ritmo convulso e complesso della vita di oggi e sparisce dal nostro orizzonte. La Pentecoste è la festa dell'irruzione di Dio nel tempo, in ogni tempo, è la manifestazione di un fuoco divino perenne che fa brillare l'oro e brucia le scorie. Lo Spirito Santo è Dio che ci raggiunge nell'oggi, che ci spiega, che ci fa capire. E' il monitor di una presenza che ci accompagna e che ci indica un orizzonte che da soli non riusciremmo a scorgere.

TANTE LINGUE ED UNA LINGUA

La pagina degli Atti descrive un momento di festa, di folla cosmopolita e di ovvia confusione. Eppure un rumore potente, un fragore improvviso si impone sul frastuono e sulla calca di tanta gente. Pietro e gli Apostoli, forse ancora inconsapevoli di quanto è accaduto, si ritrovano in mezzo alla folla a parlare: "(…) ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e fuori di sé per la meraviglia". E' davvero misteriosa questa situazione: c'è una lingua che tutti comprendono e che, efficacemente, supera l'ostacolo impervio di lingue diverse e impenetrabili l'una all'altra. Non è il dialetto di Pietro, l'unica lingua che egli conosce e pratica, che la gente capisce. E' una lingua universale, è una Parola che penetra la mente ed il cuore degli ascoltatori, che loro malgrado, ne vengono raggiunti. E' una Parola che si trasforma, che è duttile, che penetra il modo di esprimersi degli astanti meravigliati: "(…) li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio".
Lo Spirito, che li ha raggiunti nel Cenacolo, ha insegnato agli Apostoli la lingua di Dio, le loro "parole" diventano "Parola", per questo la gente li ascolta, capisce e apprezza con meraviglia. E' un'esperienza che in modo diretto, vitale ci spiega l'azione dello Spirito Santo nella vita di ciascuno di noi e nella vita della comunità dei credenti, della Chiesa. Il peccato è in sé stesso divisione, lacerazione, incomprensione, chiusura. Lo Spirito, l'Amore personificato tra il Padre e il Figlio, riporta all'unità la lacerazione del peccato. Sotto la guida dello Spirito, regalatoci da Gesù, noi riusciamo a dialogare tra noi, ritroviamo un linguaggio che ci fa capire il senso della nostra vita. La lingua di Dio, un linguaggio universale, adattabile, efficace per tutte le epoche della storia umana e duttile in tutte le culture, diventa la nostra lingua. Noi capiamo quando Dio ci parla e Dio dialoga con noi, con gli uomini nel loro tempo, nella loro cultura e ci capiamo tra noi con le parole di amore che sgorgano da Dio.

DIO CI E' SEMPRE ACCANTO

"Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre": così Gesù rassicura i suoi nelle parole di addio che rivolge loro prima della sua passione, morte e risurrezione. Domenica scorsa abbiamo contemplato Gesù che ascende al cielo. Oggi contempliamo lo Spirito di Gesù, l'Amore personificato tra il Padre e il Figlio, che scende sugli Apostoli, sulla Chiesa. Egli è Presenza costante, Anima universale in ciascuno personalmente e in tutti, come corpo, come comunità. Gesù ci rassicura che nel dono dello Spirito Dio ci è sempre accanto, invisibile, ma realissimo e assolutamente affidabile. La nostra fede non è una velleità, le nostre preghiere non sono parole al vento, il nostro amore non è illusione, le nostre sofferenze non sono un'assurdità: "Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto".

IL TEMPO DELLO SPIRITO E' IL NOSTRO TEMPO

"(…)lo Spirito di Dio abita in voi": con la sua discesa a Pentecoste, lo Spirito Santo ha inaugurato il nostro tempo, la stagione in cui la fede in Gesù penetra e si incorpora nelle vicende degli uomini. Dalla Pentecoste è iniziata la missione della Chiesa animata dallo Spirito che la guida a rendere viva la fede in Gesù Salvatore nei contesti più diversi, nelle variegate culture dell'uomo. Lo Spirito Santo è la nostra garanzia: la sua presenza e la sua azione ci rassicurano che non siamo abbandonati a noi stessi e che lo sviluppo e le vicende umane non ci rendono pazzi antagonisti, ma collaboratori di un Dio che costantemente crea, salva e santifica.

"Vieni Santo Spirito
Manda a noi dal cielo
Un raggio della tua luce"
(Sequenza di Pentecoste)

Don Gianni MAZZALI sdb
Fonte:http://www.donbosco-torino.it/


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