p. José María CASTILLO, MARTA LO OSPITÒ. MARIA HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE

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XVI TEMPO ORDINARIO – 21 luglio 2019 - Commento al Vangelo
MARTA LO OSPITÒ. MARIA HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE

di p. José María CASTILLO

Lc 10, 38-42
[In quel tempo] mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
È stato sempre importante ciò che ci insegnano Marta e Maria, secondo il contenuto più profondo di questo breve racconto. Ma adesso, nel momento di cambiamento che stiamo vivendo, è più importante ancora il magistrale insegnamento lasciatoci da Maria. Di cosa si tratta? Se in questo momento c’è qualcosa di chiaro, è il progresso della tecnologia. Quali conseguenze avrà questo progresso? Che la tecnologia, i robot faranno quasi tutti i lavori che gli uomini di solito fanno come macchine. Ma quello che nessuna macchina potrà fare è «quello che è specificamente umano»: l’affezione, l’affetto, la bontà, la tenerezza…Normalmente quello che forniscono le donne o si simboleggia in loro. Ci rendiamo conto di ciò che rappresenta la donna che ascolta e si interessa dello «stare con» l’altra persona o con le altre persone?
Marta è l’«aiuto», Maria è l’«ascolto». Marta rappresenta l’«essere per», Maria l’«essere con». Marta è «servizio», Maria è «compagnia». Noi tutti esseri umani abbiamo bisogno nella vita di tutte e due le cose, cioè, di quello che rappresentano Marta e Maria. Per questo tutti ci auguriamo di essere aiutati ed ascoltati. Forse la differenza fondamentale tra le due cose sta nel fatto che Marta è la rappresentazione di ciò di cui ognuno «ha bisogno dagli altri», mentre Maria è la rappresentazione di ciò che ognuno «apporta o dà agli altri». E questo spiega perché è così gratificante l’essere aiutati, ma lo è di più avere davanti qualcuno che ci ascolta.
Gesù esprime chiaramente la sua preferenza per quello che è e rappresenta Maria. Molta gente è disposta a dare; ogni giorno ci sono meno persone disposte ad ascoltare. E ci sono tante persone alle quali capita quello che succedeva a Marta: aveva tanto da fare che non le restava tempo per ascoltare. Tuttavia Gesù pensa che la cosa migliore che possiamo fare nella vita è essere sempre disponibili all’ascolto, a dedicare il nostro tempo, la nostra attenzione, il nostro interesse a ciò che dice l’altro, a centrare il nostro interesse su quello che interessa all’altro o all’altra, su quello che lo preoccupa, su quello che desidera, su quello che aspetta…..
La rovina delle relazioni interpersonali è la mancanza di ascolto. Questa mancanza distrugge i matrimoni, le famiglie, le amicizie, i gruppi umani. I politici falliscono perché non ascoltano i cittadini. I preti ed i vescovi non compiono adeguatamente la loro missione quando non ascoltano la gente, soprattutto quando si disinteressano dei più lontani dalla Chiesa e da Dio. Quando invece il papa va a visitare un paese, più che disposto ad «insegnare», è certamente importante che sia disposto ad «imparare». Senz’alcun dubbio, in questo modo la Chiesa si avvicina ai popoli e si identifica di più con le domande e le necessità della gente.


Fonte:www.ildialogo.org/


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