Fra Samuele Duranti, "Gesù porta pace e divisione"

Gesù porta pace e divisione
18 agosto - XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO. 

Samuele Duranti Sacerdote cappuccino 


Da questi cinque versetti del Vangelo di questa domenica possiamo enucleare tre messaggi: sono venuto a portare il fuoco sulla terra. C’è un battesimo di fuoco che devono ricevere. Sono venuto a portare la divisione.

Tre messaggi difficili! Cerchiamo di capirli, per poi trarne delle conseguenze, affinchè la Parola abbia delle ricadute nella nostra vita. Gesù è venuto a portare il fuoco. È il fuoco del giudizio di Dio?! È il fuoco dello Spirito Santo?! Verosimilmente Gesù parla piuttosto dello Spirito, che nel Vangelo e negli Atti, Luca rassomiglia al fuoco. Fuoco che infiamma, che purifica, che accende cuore e volontà, che da audacia, coraggio, fortezza per essere testimoni del Signore risorto. Gesù esprime tutta la sua brama che questo fuoco sia acceso e bruci, illumini e accenda gli uomini del suo divino amore.

Gesù parla poi del battesimo che sta per ricevere e sospira che presto avvenga. Questo battesimo si riferisce alla sua passione, morte e resurrezione. In questi eventi Gesù è «battezzato»: immerso nella morte per emergere alla vita nuova, nella dimensione eterna. Gesù esprime questa viva, impaziente attesa dicendo «sono angosciato finché questo battesimo non sia compiuto». È la decisa volontà di attuare il progetto del Padre a salvezza del mondo. Un giorno avrà come un turbamento, ma subito dirà: sono venuto, appunto, per questa ora!

Il terzo insegnamento è questo: sono venuto a portare la divisione. E questo ci sconcerta. Gesù, principe della pace, sulla cui culla gli angeli cantano «pace sulla terra agli uomini che Dio ama»; Gesù che lascerà in dono la sua pace, oggi ci rivela che è venuto a dividere. Addirittura nella stessa famiglia. Dirà: «I nemici di un uomo saranno le persone della sua stessa casa».

La storia del cristianesimo documenta abbondantemente queste parole profetiche. La scelta di Dio non lascia neutrali; è in gioco la salvezza eterna. Gesù è segno di contraddizione: sarà accolto, sarà rifiutato. Dalla fede in Lui dipende la salvezza, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Gesù l’aveva predetto: hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Il discepolo è coinvolto nel destino del suo Signore. Per giungere alla luce deve passare attraverso la croce. E però: una croce che porta alla gloria.

Fonte:https://www.toscanaoggi.it


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